Page 658 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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di movimento contrario; nel qual caso nel canale dove essi mari
comunicano, si fanno agitazioni straordinarie, con movimenti opposti e
vortici e bollimenti pericolosissimi, de i quali se ne hanno continue
relazioni ed esperienze in fatto. Da tali discordi movimenti, dependenti
non solamente dalle diverse positure e lunghezze, ma grandemente
ancora dalle diverse profondità de i mari comunicanti, nasceranno in
alcuni tempi varie commozioni nell’acque, sregolate ed inosservabili, le
ragioni delle quali hanno assai perturbato e tuttavia perturbano i
marinari, mentre le incontrano senza vedere che né impeto di venti o
altra grave alterazion dell’aria ne possa esser cagione. Della qual
perturbazion d’aria debbiamo in altri accidenti far gran conto, e
prenderla come terza cagione ed accidentaria, potente a grandemente
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alterare l’osservazione de gli effetti dependenti dalle secondarie e più
essenziali cagioni. E non è dubbio che continuando a soffiar venti
impetuosi, per esempio, da levante, sosterranno l’acque, proibendoli il
reflusso, onde, sopraggiugnendo all’ore determinate la seconda replica, e
poi la terza, del flusso, rigonfieranno molto; e così, sostenute per alcuni
giorni dalla forza del vento, si alzano più del solito, facendo straordinarie
inondazioni. 19
Dobbiamo ancora (e sarà come il settimo Causa per la quale
problema) avere avvertenza d’un’altra cagione
in alcuni canali
di movimento, dependente dalla copia grande angusti si vede l’acqua
dell’acque de i fiumi che vanno a scaricarsi
del mare correr
ne’ mari non molto vasti: dove ne i canali o sempre per il
bosfori che con tali mari comunicano, l’acqua
medesimo verso.
si vede scorrer sempre per l’istesso verso,
come accade nel Bosforo Tracio sotto Costantinopoli, dove l’acqua
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scorre sempre dal Mar Negro verso la Propontide. Imperocché in esso
Mar Negro, per la sua brevità, di poca efficacia sono le cause principali
del flusso e reflusso; ma all’incontro, scaricandosi in esso grandissimi
fiumi, nel dover passare e sgorgar tanto profluvio d’acque per lo stretto,
quivi il corso è assai notabile e sempre verso mezo giorno. Dove, di più,
deviamo avvertire che tale stretto e canale, benché assai angusto, non è
sottoposto alle perturbazioni come lo stretto di Scilla e Cariddi:
imperocché quello ha il Mar Negro sopra verso tramontana, e la
Propontide e l’Egeo co ’l Mediterraneo postogli, benché per lungo tratto,
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verso mezogiorno; ma già, come abbiamo notato, i mari quanto si
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