Page 650 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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dal componimento di amendue, ne riman ritardato assai: intorno poi a i
          punti  E,  G  il  moto  assoluto  viene  a  restare  come  eguale  al  semplice

          annuo, avvenga che il diurno niente o poco gli accresce o gli detrae, per
          non tendere né a sinistra né a destra, ma in giù ed in su. Concludiamo per

          tanto, che sì come è vero che il moto di tutto il globo e di ciascuna delle
          sue parti sarebbe equabile ed uniforme quando elle si movessero d’un

          moto  solo,  o  fusse  il  semplice  annuo  o  fusse  il  solo  diurno,  così  è
          necessario che, mescolandosi tali due moti insieme, ne risultino per le

          parti  di  esso  globo  movimenti  difformi,  ora  accelerati  ed  ora  ritardati,
          mediante  gli  additamenti  o  suttrazioni  della  conversion  diurna  alla
          circolazione annua. Onde se è vero (come è verissimo, e l’esperienza ne

          dimostra)  che  l’accelerazione  e  ritardamento  del  moto  del  vaso  faccia
          correre  e  ricorrere  nella  sua  lunghezza,  alzarsi  ed  abbassarsi  nelle  sue

          estremità,  l’acqua  da  esso  contenuta,  chi  vorrà  por  difficultà  nel
          concedere che tale effetto possa, anzi pur debba di necessità, accadere
          all’acque  marine,  contenute  dentro  a  i  vasi  loro,  soggetti  a  cotali

          alterazioni,  e  massime  in  quelli  che  per  lunghezza  si  distendono  da
          ponente verso levante, che è il verso per il quale si fa il movimento di

          essi  vasi?  Or  questa  sia  la  potissima  e  primaria  causa  del  flusso  e
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          reflusso,  senza  la  quale  nulla  seguirebbe  di  tale  effetto.   Ma  perché
          multiplici  e  varii  sono  gli  accidenti  particolari  che  in  diversi  luoghi  e

          tempi  si  osservano,  i  quali  è  forza  che  da  altre  diverse  cause
          concomitanti  dependano,  se  ben  tutte  devono  aver  connessione  con  la
          primaria, però fa di mestiero andar proponendo ed esaminando i diversi

          accidenti che di tali diversi effetti possano esser cagioni.
          Il primo de’ quali è, che qualunque volta l’acqua,                      Accidenti diversi si

          mercé d’un notabile ritardamento o accelerazione
                                                                                  accascano nei
          di moto del vaso suo contenente, avrà acquistata                        flussi e reflussi.
          cagione  di  scorrere  verso  questa  o  quella
                                                                                  Accidente primo:
          estremità,  e  si  sarà  alzata  nell’una  ed  abbassata
                                                                                  l’acqua sollevata in
          nell’altra,  non  però  resterà  in  tale  stato,  quando
                                                                                  una estremità
          ben cessasse la cagion primaria, ma, in virtù del
                                                                                  torna per sé stessa
          proprio peso e naturale inclinazione di livellarsi e
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          librarsi,  tornerà  per  sé  stessa  con  velocità  in
          dietro; e, come grave e fluida, non solo si moverà verso l’equilibrio, ma,

          promossa dal proprio  impeto, lo  trapasserà, alzandosi  nella parte  dove
          prima era più bassa; né qui ancora si fermerà, ma di nuovo ritornando in





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