Page 648 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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son più vicine al mezo, meno si alzano, e più le più lontane. Il terzo è,
          che dove le parti intorno al mezo poca mutazione fanno nell’alzarsi ed

          abbassarsi  rispetto  all’acque  delle  parti  estreme,  all’incontro  scorron
          molto  innanzi  e  in  dietro,  in  comparazion  dell’estreme.  Ora,  Signori

          miei, quello che fa la barca rispetto all’acqua contenuta da essa, e quello
          che fa l’acqua contenuta rispetto alla barca, sua contenente, è l’istesso a

          capello  che  quel  che  fa  il  vaso  Mediterraneo  rispetto  l’acque  da  esso
          contenute, e che fanno l’acque contenute rispetto al vaso Mediterraneo,
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          lor contenente.  Séguita ora che dimostriamo, come ed in qual maniera
                                             sia vero che il Mediterraneo e tutti gli altri seni,
            Le parti del globo
                                             ed  in  somma  tutte  le  parti  della  Terra,  si
            terrestre si accelerano
            e si ritardano                   muovano  di  moto  notabilmente  difforme,
                                             benché  movimento  nessuno  che  regolare  ed
            nel loro moto.
                                             uniforme non sia, venga a tutto l’istesso globo
          assegnato.

          SIMP. Questo, nel primo aspetto, a me che non sono né matematico né
          astronomo, ha sembianza di un gran paradosso; e quando sia vero che,

          sendo il movimento del tutto regolare, quel delle parti, restando sempre
          congiunte al suo tutto, possa essere irregolare, il paradosso distruggerà

          l’assioma che afferma, eandem esse rationem totius et partium.                         9
          SALV. Io dimostrerò il mio paradosso, ed a voi, Sig. Simplicio, lascerò il

          carico di difender l’assioma da esso, o di mettergli d’accordo; e la mia
          dimostrazione  sarà  breve  e  facilissima,  dependente  dalle  cose

          lungamente trattate ne i nostri passati ragionamenti, senza indur né pure
          una minima sillaba in grazia del flusso e reflusso.

                                             Due  aviamo  detto  essere  i  moti  attribuiti  al
            Dimostrasi come le
                                             globo  terrestre:  il  primo,  annuo,  fatto  dal  suo
            parti del globo

            terrestre si accelerano          centro  per  la  circonferenza  dell’orbe  magno
                                             sotto  l’ecclittica  secondo  l’ordine  de’  segni,
            e si ritardano.
                                             cioè  da  occidente  verso  oriente;  l’altro,  fatto

          dall’istesso  globo,  rivolgendosi  intorno  al  proprio  centro  in
          ventiquattr’ore,  e  questo  parimente  da  occidente  verso  oriente,  benché
          circa  un  asse  alquanto  inclinato  e  non  equidistante  a  quello  della

          conversione  annua.  Dalla  composizione  di  questi  due  movimenti,
          ciascheduno  per  sé  stesso  uniforme,  dico  resultare  un  moto  difforme

          nelle parti della Terra: il che, acciò più facilmente s’intenda, dichiarerò
          facendone  la  figura.  E  prima,  intorno  al  centro  A  descriverò  la





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