Page 649 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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circonferenza dell’orbe magno BC, nella quale preso qualsivoglia punto
          B, circa esso, come centro, descriveremo questo minor cerchio DEFG,

          rappresentante il globo terrestre; il quale intenderemo discorrer per tutta
                                       la circonferenza dell’orbe magno co ’l suo centro B

                                       da ponente verso levante, cioè dalla parte B verso
                                       C:  ed  oltre  a  ciò  intenderemo  il  globo  terrestre

                                       volgersi intorno al proprio centro B, pur da ponente
                                       verso  levante,  cioè  secondo  la  successione  de  i

                                       punti D, E, F, G, nello spazio di ventiquattr’ore. Ma
                                       qui doviamo attentamente notare, come rigirandosi
                                       un  cerchio  intorno  al  proprio  centro,  qualsivoglia

          parte di esso convien muoversi in diversi tempi
                                                                              Le parti di un
          di  moti  contrarii:  il  che  è  manifesto                         cerchio regolarmente

          considerando  che  mentre  le  parti  della
                                                                              mosso intorno al
          circonferenza  intorno  al  punto  D  si  muovono                   proprio centro si
          verso la sinistra, cioè verso E, le opposte, che
                                                                              muovono in diversi
          sono intorno all’F, acquistano verso la destra,
          cioè verso G, talché quando le parti D saranno                      tempi di moti contrari.

          in F, il moto loro sarà contrario a quello che era prima, quando era in D;
          in oltre, nell’istesso tempo che le parti E descendono, per così dire, verso

                                           F,  le  G  ascendono  verso  D.  Stante  dunque  tal
            La mistione de i
                                           contrarietà  di  moti  nelle  parti  della  superficie
            due moti annuo e

            diurno causa                   terrestre,  mentre  che  ella  si  rigira  intorno  al
                                           proprio centro, è forza che, nell’accoppiar questo
            l’inegualità nel moto

            delle parti del globo          moto  diurno  con  l’altro  annuo,  risulti  un  moto
                                                      10
                                           assoluto  per le parti di essa superficie terrestre
            terrestre.
                                           ora accelerato assai ed ora altrettanto ritardato: il
          che  è  manifesto  considerando  prima  la  parte  intorno  a  D,  il  cui  moto
          assoluto sarà velocissimo, come quello che nasce da due moti fatti verso

          la medesima banda, cioè verso la sinistra; il primo de’ quali è parte del
          moto annuo, comune a tutte le parti del globo, l’altro è dell’istesso punto

          D, portato pur verso la sinistra dalla vertigine diurna; talché in questo
          caso il moto diurno accresce ed accelera il moto annuo: l’opposito di che

          accade alla parte opposta F, la quale, mentre dal comune moto annuo è
          portata,  insieme  con  tutto  il  globo,  verso  la  sinistra,  vien  dalla

          conversion  diurna  portata  ancor  verso  la  destra;  talché  il  moto  diurno
          viene a detrarre all’annuo, per lo che il movimento assoluto, resultante





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