Page 644 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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artifizio  nessuno,  anzi  semplicissimamente,  io  vi  posso  rappresentar
          puntualmente tutte quelle mutazioni che si osservano nell’acque marine,

          perché volete voi ricusar questa cagione e ricorrere al miracolo?
          SIMP. Voglio ricorrere al miracolo se voi con altre cause naturali che co

          ’l moto de i vasi dell’acque marine non me ne rimovete, perché so che
          tali  vasi  non  si  muovono,  essendo  che  tutto  l’intero  globo  terrestre  è

          naturalmente immobile.
          SALV.  Ma  non  credete  voi  che  il  globo  terrestre  potesse

          sopranaturalmente, cioè per l’assoluta potenza di Dio, farsi mobile?
          SIMP. E chi ne dubita?
          SALV. Adunque, Sig. Simplicio, già che per fare il flusso e reflusso del

          mare  ci  è  bisogno  d’introdurre  il  miracolo,  facciamo  miracolosamente
          muover la Terra, al moto della quale si muova poi naturalmente il mare:

          e questa operazione sarà anco tanto più semplice, e dirò naturale, tra le
          miracolose,  quanto  il  far  muovere  in  giro  un  globo,  de’  quali  ne
          veggiamo tanti altri muoversi, è men difficile che ’l fare andar innanzi e

          in dietro, dove più velocemente e dove meno, alzarsi ed abbassarsi, dove
          più  e  dove  meno  e  dove  niente,  una  immensa  mole  d’acqua,  e  tutte

          queste diversità farle nell’istesso vaso che la contiene; oltre che questi
          son molti miracoli diversi, e quello è un solo. Ed aggiugnete di più, che

          ’l miracolo del far muover l’acqua se ne tira un altro in conseguenza, che
          è il ritener ferma la Terra contro a gli impulsi dell’acqua, potenti a farla

          vacillare  or  verso  questa  ed  or  verso  quella  parte,  quando
          miracolosamente non venga ritenuta.
          SAGR.  Di  grazia,  Sig.  Simplicio,  sospendiam  per  un  poco  il  nostro

          giudizio  circa  il  sentenziar  per  vana  la  nuova  opinione  che  ci  vuol
          esplicare il Sig. Salviati, e non la mettiamo così presto in mazzo con le

          vecchie ridicolose: e quanto al miracolo, ricorriamovi parimente doppo
          che avremo sentito i discorsi contenuti dentro a i termini naturali; se ben,

          per dire il mio senso, a me si rappresentano miracolose tutte l’opere della
          natura e di Dio.

          SALV.  Ed  io  stimo  il  medesimo;  né  il  dire  che  la  cagion  naturale  del
          flusso  e  reflusso  sia  il  movimento  della  Terra,  toglie  che  questa  sia
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          operazion miracolosa.  Ora, ripigliando il nostro ragionamento, replico e
          raffermo, esser sin ora ignoto come possa essere che l’acque contenute

          dentro al nostro seno Mediterraneo facciano quei movimenti che far se
          gli  veggono,  tuttavoltaché  l’istesso  seno  e  vaso  contenente  resti





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