Page 640 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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alle nostre specolazioni. Tuttavia da quelle che aviamo sicure, e che son
anco le principali, parmi di poter pervenire al ritrovamento delle vere
cause e primarie; non mi arrogando di potere addur tutte le ragioni
proprie ed adequate di quelli effetti che mi giugnesser nuovi, e che in
conseguenza io non potessi avervi pensato sopra. E quello che io son per
dire, lo propongo solamente come una chiave che apra la porta di una
strada non mai più calpestata da altri, con ferma speranza che ingegni
più specolativi del mio siano per allargarsi e penetrar più oltre assai di
quello che avrò fatto io in questa mia prima scoperta: ed ancor che in
altri mari, da noi remoti, possano accadere de gli accidenti che nel nostro
Mediterraneo non accaggiono, non per questo resterà di esser vera la
ragione e la causa ch’io produrrò, tuttavoltaché ella si verifichi e
pienamente sodisfaccia a gli accidenti che seguono nel mar nostro;
perché finalmente una sola ha da esser la vera e primaria causa de gli
effetti che son del medesimo genere. Dirò dunque l’istoria de gli effetti
ch’io so esser veri, e assegneronne la cagione da me creduta vera; e voi
altri, Signori, ne produrrete de gli altri noti a voi, oltre a i miei, e poi
faremo prova se la causa da me addotta possa a quelli ancora sodisfare.
Dico dunque, tre esser i periodi che si
Tre periodi dei
osservano ne i flussi e reflussi dell’acque
flussi e reflussi, diurno,
marine. Il primo e principale è questo grande e
mestruo ed annuo.
notissimo, cioè il diurno, secondo il quale con
intervalli di alcune ore l’acque si alzano e si abbassano; e questi
intervalli sono per lo più nel Mediterraneo di 6 in 6 ore in circa, cioè per
6 ore alzano e per altre 6 abbassano. Il secondo periodo è mestruo, e par
che tragga origine dal moto della Luna; non che ella introduca altri
movimenti, ma solamente altera la grandezza de i già detti, con
differenza notabile secondo che ella sarà piena o scema o alla quadratura
co ’l Sole. Il terzo periodo è annuo, e mostra depender dal Sole,
alterando pur solamente i movimenti diurni, con rendergli, ne’ tempi de’
solstizii, diversi, quanto alla grandezza, da quel che sono ne gli
equinozii. 2
Parleremo prima del periodo diurno, come
Diversità che
quello che è il principale, e sopra ’l quale par
accascano nel periodo
che secondariamente esercitino loro azione la
diurno.
Luna e ’l Sole, con loro mestrue ed annue
alterazioni. Tre diversità si osservano in queste mutazioni orarie:
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