Page 633 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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rivoluzione, non divide i detti cerchi ad angoli retti, ma obliqui e disuguali» (Opere, II,
          pp. 227-228, i corsivi sono nell’originale).
          90   Si  veda  la  Giornata  seconda,  Opere,  VII,  pp.  150-151,  e  la  nostra  nota  26  alla
          Giornata seconda.
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             Si vedano le nostre note 20-22 alla Giornata seconda.
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             Si chiama coluro dei solstizi il piano che passa per i poli e per i solstizi e coluro degli
          equinozi  il  piano  che  passa  per  i  poli  e  gli  equinozi.  Sono  dunque  i  piani  di  due
          meridiani tra loro perpendicolari. Si veda, Opere, II, p. 232.
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             È assai probabile che Galileo ci rinvii qui ad Almagesto, III, 1. Tolomeo cita Ipparco
          il quale affermava che tanto lui quanto Archimede «possiamo aver commesso errori di
          un quarto di giorno nelle nostre osservazioni e calcoli [di tempo]. Ma l’irregolarità nella
          lunghezza dell’anno può essere esattamente determinata a partire da essi [gli equinozi]

          osservati nell’anello di bronzo sito nel luogo di Alessandria chiamato “Piazza Stoa”».
          Poi,  però,  Tolomeo  afferma  che  anche  nel  caso  dell’osservazione  degli  equinozi  può
          verificarsi questo sfasamento, solo che il margine di errore dello strumento sia di 1/3600
          parti del circolo. Perciò, come spiega Toomer in una nota, un errore di sei minuti nella
          declinazione  corrisponde,  vicino  all’equinozio,  a  un  movimento  sull’eclittica  di  un
          quarto di grado, cioè di un quarto di giorno, perché il Sole si muove sull’eclittica press’a
          poco di un grado al giorno.
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             Effettivamente, Tycho migliorò in misura sostanziale la precisione delle osservazioni
          dei suoi contemporanei e predecessori. Le sue grandi risorse gli permisero di costruire
          strumenti  di  grandezza  e  precisione  senza  precedenti.  D’altro  canto,  aveva  un’abilità
          fuori dal comune in fatto di precisione nelle osservazioni. In tal modo Tycho, nelle sue
          sistematiche  osservazioni,  cosa  che  di  per  sé  costituiva  un’innovazione,  raggiunse
          margini di errore inferiori a un minuto, mentre Copernico si accontentava di margini di
          errore di dieci minuti. Forse la cosa importante è che le nuove e precise osservazioni da
          lui  compiute  permisero  a  Keplero  di  giungere  a  una  soluzione  soddisfacente  del

          problema planetario che aveva assillato l’astronomia fin dai tempi dell’antica Grecia, e
          alla formulazione delle sue leggi. Con il cumulo dei dati, molti dei quali erronei, di cui
          ci si era serviti fino allora, questo non sarebbe stato possibile.
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             Si tratta del monte Pania nelle Alpi Apuane.
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             Come si è detto in una nota precedente, Galileo si riferisce senza dubbio a Vega, la
          stella più luminosa della costellazione della Lira.
          97  È uno dei nomi che sono stati dati all’Orsa Maggiore.
          98   Abbiamo  visto  già  in  precedenza  che  con  «terminatore»  Galileo  indicava  la

          circonferenza che divideva gli emisferi visibile e nascosto del Sole. Sebbene analogo,
          l’uso  che  se  ne  fa  oggi  è  alquanto  diverso.  Lo  si  usa  infatti  per  designare  la
          circonferenza che divide l’emisfero terrestre illuminato e quello che resta in ombra.
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             Il termine «equinoziale», usato qui da Galileo, risulta perfettamente adeguato. Nel suo
          Trattato  della  sfera…,  Galileo  lo  definisce  «il  cerchio  massimo  descritto  dalla
          rivoluzione  diurna».  In  questo  trattato,  però,  il  suo  punto  di  vista  è  geocentrico,  e
          pertanto questa rotazione è attribuita alla sfera celeste e non alla Terra che è immobile.
          Più avanti Galileo spiega la variazione stagionale sulla scorta del movimento del Sole
          che sale e scende di 47° contro lo sfondo delle stelle fisse. Il giorno in cui il Sole si trova



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