Page 616 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Galileo intercala il risultato della divisione successiva (vale a dire 3.473 : 58 = 59) che
          si presenta in maniera completa nel seguente insieme di cifre.
          Tale  insieme  di  cifre  annotate  subito  dopo  da  Galileo  si  spiegano  se  si  compie  la
          divisione manualmente al modo tradizionale:













          Come si vede, Galileo indica, nella prima riga il quoziente, nella seconda il divisore e il
          dividendo nella terza, il primo resto seguito dalle unità dei successivi, e nella quarta, le

          decine di questi stessi resti, salvo il primo che già compare nella terza riga. Gli spazi
          vuoti corrispondono agli zeri.
          17  Ossia AB e BC.
          18   In  realtà  Copernico,  nel  caso  della  Luna,  utilizza  un  doppio  epiciclo,  con  il  quale
          calcola che la distanza massima della Luna dalla Terra, quando essa è all’apogeo, è pari
          a un po’ più di 65 semidiametri terrestri, e la minima, quando essa è al perigeo, di un
          po’  più  di  55  (De  revolutionibus,  libro  IV,  capp.  17  e  22).  Tolomeo,  nell’Almagesto
          (libro V, cap. 13), colloca la Luna in un epiciclo che percorre un eccentrico e stabilisce
          la sua distanza minima a circa 33 raggi terrestri e la massima a circa 64. Nelle Ipotesi
          dei pianeti, libro II, pp. 81-82, Tolomeo mantiene le stesse cifre.
          19   Come  si  può  vedere,  il  risultato  dei  calcoli  è  in  realtà  59,  tralasciando  i  decimali.

          Dobbiamo però tenere presente che in questo come negli altri casi dobbiamo sommare il
          raggio o semidiametro terrestre, cioè la linea AB.
          20  In realtà, il seno è 97827, anziché 97845.
          21  Nell’edizione originale e nell’autografo G. si legge 4 al posto di 134.
          22  Anche nell’autografo G. si legge 43235, sebbene in realtà il seno sia 43234.

          23  Favaro fa notare che anche nell’edizione originale si legge «4034», ma che all’angolo
          BAD, che è di 2° 28’, corrisponde in realtà la corda BD 4304.
          24
             Favaro fa notare che sia nell’edizione originale sia nella G. si legge 36643, ma che
          all’angolo BDC, che è di 158° 31’, corrisponde in realtà il seno 36623.
          25  Come segnala Favaro, così figura sia nell’edizione originale sia in G., però è evidente
          che il denominatore dovrebbe essere 300.000 e non 100.000. Il risultato sarebbe allora
          non quello indicato, bensì poco meno di 30 semidiametri e un quinto.
          26   Corretto  da  Favaro,  poiché  in  luogo  di  769328,  nell’edizione  originale  si  legge

          639328, e in G. 739328.
          27
             Corretto da Favaro perché in luogo di 1890086168 nell’edizione originale e in G. si
          legge 18900556168.
          28  Corretto da Favaro, poiché nell’edizione originale e in G., al posto di 36 si legge 56.
          29  Favaro segnala che anche in G. si legge 17258, ma che la corda BD, corrispondente a

          un angolo di 9° 54’, è in realtà di 17257.
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             Favaro ha introdotto alcune correzioni rispetto all’edizione originale, che concordano


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