Page 609 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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immutabile, etc.
          SAGR. Già mi sovvien del tutto: e quel che allor mi passava per la mente,

          e che volevo produrre, era certa considerazione intorno alla difficultà e
          instanza del Sig. Simplicio, la quale egli promoveva contro alla mobilità

          della Terra, presa dalla multiplicità de’ moti, impossibile ad attribuirsi ad
          un corpo semplice, del quale, in dottrina d’Aristotile, un solo e semplice

          movimento  può  esser  naturale;  e  quello  ch’io  volevo  mettere  in
          considerazione,  era  appunto  la  calamita,  alla  quale  noi  sensatamente

          veggiamo competer naturalmente tre movimenti: l’uno, verso il centro
                                              della Terra, come grave; il secondo è il moto
            Tre moti diversi
                                              circolare  orizontale,  per  il  quale  restituisce  e
            naturali della calamita.
                                              conserva  il  suo  asse  verso  determinate  parti
          dell’universo;  il  terzo  è  questo,  nuovamente  scoperto  dal  Gilberto,

          d’inclinar  il  suo  asse,  stante  nel  piano  di  un  meridiano,  verso  la
          superficie della Terra, e questo più e meno secondo che ella sarà distante
          dall’equinoziale, sotto ’l quale resta parallelo all’asse della Terra. Oltre a

          questi  tre,  non  è  forse  improbabile  che  possa  averne  un  quarto,  di
          rigirarsi  intorno  al  proprio  asse,  qualunque  volta  ella  fusse  librata  e

          sospesa in aria o altro mezo fluido e cedente, sì che tutti gli esterni ed
          accidentarii impedimenti fussero tolti via; ed a questo pensiero mostra di

          applaudere  ancora  l’istesso  Gilberto.  Talché,  Sig.  Simplicio,  vedete
          quanto resti titubante l’assioma d’Aristotile.

          SIMP.  Questo  non  solo  non  va  a  ferire  il  pronunziato,  ma  né  pure  è
          drizzato alla sua volta, avvenga che egli parli d’un corpo semplice e di
          quello che ad esso possa naturalmente convenire, e voi opponete ciò che

          avviene ad un misto; né dite cosa nuova in dottrina d’Aristotile, perché
                                         egli ancora concede a i misti moto composto etc.
            Aristotile concede a
                                         SAGR.  Fermate  un  poco,  Sig.  Simplicio,  e
            i misti movimenti
                                         rispondetemi all’interrogazioni ch’io vi farò. Voi
            composti.
                                         dite che la calamita non è corpo semplice, ma è un
          misto: ora io vi domando quali sono i corpi semplici che si mescolano

          nel compor la calamita.
          SIMP.  Io  non  vi  saprò  dire  gl’ingredienti  né  la  dose  precisamente,  ma
          basta che sono corpi elementari.

          SAGR.  Tanto  basta  a  me  ancora.  E  di  questi  corpi  semplici  elementari
          quali sono i moti loro naturali?

          SIMP. Sono i due semplici retti, sursum et deorsum.
          SAGR. Ditemi appresso: credete voi che ’l moto che resterà naturale di tal



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