Page 603 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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quali a noi, abitatori dell’emisferio boreale, il polo meridionale di essa
          calamita  è  più  gagliardo  dell’altro,  e  la  differenza  si  scorge  maggiore

          quanto  più  altri  si  allontana  dall’equinoziale;  e  sotto  l’equinoziale
          amendue le parti sono di forze eguali, ma notabilmente più deboli; ma

          nelle  regioni  meridionali,  lontano  dall’equinoziale,  si  cangia  natura,  e
          quella parte che a noi era più debile, acquista vigore sopra l’altra: e tutto

          questo confronta con quello che veggiamo farsi da un piccol pezzetto di
          calamita  alla  presenza  di  un  grande,  la  virtù  del  quale,  prevalendo  al

          minore, se lo rende obbediente, e secondo ch’e’ si terrà di qua o di là
          dall’equinoziale  della  grande,  fa  le  mutazioni  medesime  che  ho  detto
          farsi da ogni calamita portata di qua o di là dall’equinozial della Terra.

          SAGR.  Io  rimasi  persuaso  alla  prima  lettura  del  libro  del  Gilberto;  ed
          avendo incontrato un pezzo di calamita eccellentissima, feci per lungo

          tempo molte osservazioni, e tutte degne d’estrema meraviglia; ma sopra
          a tutte a me pare stupenda quella dell’accrescergli                     Calamita armata
          tanto  la  facultà  del  sostenere  un  ferro,  con
                                                                                  sostiene assaissimo
          l’armarla  nel  modo  che  ’l  medesimo  autore                         più ferro che

          insegna:   106  ed io, con armare quel mio pezzo, gli                   disarmata.
          multiplicai la forza in ottupla proporzione, e dove

          disarmata non sosteneva appena nove once di ferro, armata ne sosteneva
          più di sei libbre; e forse voi arete veduto questo medesimo pezzo nella

          Galleria  del  Serenissimo  Gran  Duca  vostro  (al  quale  io  la  cedetti),
          sostenente due ancorette di ferro.            107

          SALV. Io molte volte la veddi, e con gran meraviglia, sin che altro assai
          maggior stupore mi porse un piccolo pezzetto che si ritrova in mano del

          nostro Accademico; il quale, non essendo più che once sei di peso, né
          sostenendo disarmato altro che once dua appena, armato ne sostiene 160,
          sì che viene a regger 80 volte più armato che disarmato, ed a regger peso

          26  volte  maggiore  del  suo  proprio:              108   maraviglia  assai  maggiore  di

          quello che aveva potuto incontrare il Gilberti, che scrive non aver potuto
          incontrar calamita che arrivi a sostenere il quadruplo del proprio peso.
          SAGR.  Gran  campo  di  filosofare  mi  par  che  porga  questa  pietra  a

          gl’intelletti umani: ed io l’ho ben mille volte meco medesimo specolato,
          come  possa  esser  che  ella  porga  a  quel  ferro,  che  l’arma,  forza  tanto

          superiore alla sua propria, e finalmente non trovo cosa che mi quieti; né
          molto  costrutto  cavo  da  quel  che  circa  questo  particolare  scrive  il
          Gilberto. Non so se l’istesso avvenga a voi.





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