Page 985 - Giorgio Vasari
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in tutte le scienze universalmente, le figliuole di Tespio. Ma certo in
nessun'altra età s'è ciò meglio potuto conoscere che nella nostra;
dove le donne hanno acquistato grandissima fama, non solamente
nello studio delle lettere, com'ha fatto la signora Vittoria del Vasto, la
signora Veronica Gambara, la signora Caterina Anguisola, la
Schioppa, la Nugarola, Madonna Laura Battiferra e cent'altre, sì nella
volgare, come nella latina e nella greca lingua, dottissime; ma
eziandio in tutte l'altre facultà. Né si son vergognate, quasi per torci il
vanto della superiorità, di mettersi con le tenere e bianchissime mani
nelle cose mecaniche e fra la ruvidezza de' marmi e l'asprezza del
ferro, per conseguir il desiderio loro e riportarsene fama, come fece
ne' nostri dì Properzia de' Rossi da Bologna, giovane virtuosa, non
solamente nelle cose di casa, come l'altre, ma in infinite scienze che
non che le donne, ma tutti gli uomini gl'ebbero invidia. Costei fu del
corpo bellissima e sonò e cantò ne' suoi tempi meglio che femmina
della sua città. E perciò ch'era di capriccioso e destrissimo ingegno, si
mise ad intagliar noccioli di pesche, i quali sì bene e con tanta
pazienza lavorò, che fu cosa singulare e maravigliosa il vederli. Non
solamente per la sottilità del lavoro, ma per la sveltezza delle figurine
che in quegli faceva e per la delicatissima maniera del compartirle. E
certamente era un miracolo veder in su un nocciolo così piccolo tutta
la Passione di Cristo, fatta con bellissimo intaglio, con una infinità di
persone, oltre i crucifissori e gli Apostoli. Questa cosa le diede animo,
dovendosi far l'ornamento delle tre porte della prima facciata di San
Petronio, tutta a figure di marmo, che ella per mezzo del marito,
chiedesse agli Operai una parte di quel lavoro, i quali di ciò furon
contentissimi, ogni volta ch'ella facesse veder loro qualche opera di
marmo condotta di sua mano. Onde ella subito fece al conte
Alessandro de' Peppoli un ritratto di finissimo marmo, dov'era il conte
Guido suo padre di naturale. La qual cosa piacque infinitamente, non
solo a coloro, ma a tutta quella città, e perciò gl'Operai non
mancarono di allogarle una parte di quel lavoro. Nel quale ella finì,
con grandissima maraviglia di tutta Bologna, un leggiadrissimo
quadro, dove (perciò che in quel tempo la misera donna era
innamoratissima d'un bel giovane, il quale parea che poco di lei si