Page 948 - Giorgio Vasari
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VITA DI GIOVAN FRANCESCO DETTO IL FATTORE
FIORENTINO E DI PELLEGRINO DA MODANA PITTORI
Giovanfrancesco Penni, detto il Fattore, pittor fiorentino, non fu
manco obligato alla fortuna che egli si fusse alla bontà della sua
natura, poiché i costumi, l'inclinazione alla pittura e l'altre sue virtù,
furono cagione che Raffaello da Urbino se lo prese in casa et insieme
con Giulio Romano se l'allevò e tenne poi sempre l'uno e l'altro come
figliuoli, dimostrando alla sua morte quanto conto tenesse
d'amendue, nel lasciargli eredi delle virtù sue e delle facultadi
insieme. Giovanfrancesco dunque, il quale cominciando da putto,
quando prima andò in casa di Raffaello, a esser chiamato il Fattore, si
ritenne sempre quel nome, immitò ne' suoi disegni la maniera di
Raffaello e quella osservò del continuo, come ne possono far fede
alcuni suoi disegni che sono nel nostro libro. E non è gran fatto che
molti se ne veggiano e tutti con diligenza finiti, perché si dilettò
molto più di disegnare che di colorire. Furono le prime cose di Giovan
Francesco da lui lavorate nelle logge del papa a Roma in compagnia
di Giovanni da Udine, di Perino del Vaga e d'altri eccellenti maestri.
Nelle quali opere si vede una bonissima grazia e di maestro che
attendesse alla perfezzione delle cose; fu universale e dilettossi
molto di far paesi e casamenti; colorì bene a olio, a fresco et a
tempera e ritrasse di naturale eccellentemente e fu in ogni cosa
molto aiutato dalla natura, intanto che senza molto studio intendeva
bene tutte le cose dell'arte, onde fu di grande aiuto a Raffaello a
dipignere gran parte de' cartoni dei panni d'arazzo della cappella del
papa e del Concistoro, e particolarmente le fregiature. Lavorò anco
molte altre cose con i cartoni et ordine di Raffaello, come la volta
d'Agostino Chigi in Trastevere e molti quadri, tavole et altre opere
diverse. Nelle quali si portò tanto bene, che meritò più l'un giorno che
l'altro da Raffaello essere amato.
Fece in Monte Giordano in Roma una facciata di chiaro scuro et in
Santa Maria di Anima, alla porta del fianco che va alla Pace, in fresco
un San Cristofano d'otto braccia, che è bonissima figura; et in