Page 916 - Giorgio Vasari
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storia, dico, secondo che da Andrea era stato ordinato, fu in quella
               facciata fatta di marmo dal Tribolo scultore fiorentino, come al suo
               luogo si dirà. Abbozzò similmente Andrea i Profeti delle nicchie, ma
               non  avendo  interamente  finitone  se  non  uno,  gl'altri  sono  poi  stati
               finiti dal detto Girolamo Lombardo e da altri scultori, come si vedrà

               nelle  vite  che  seguono.  Ma  quanto  in  questa  parte  appartiene  ad
               Andrea, questi suoi lavori sono i più belli e meglio condotti di scultura
               che mai fussero stati fatti insino a quel tempo. Il palazzo similmente

               della  canonica  di  quella  chiesa  fu  similmente  seguitato  da  Andrea,
               secondo  che  Bramante  di  commessione  di  papa  Leone  aveva
               ordinato;  ma  essendo  anco  rimaso  dopo  Andrea  imperfetto,  fu
               seguitata la fabrica sotto Clemente Settimo da Antonio da San Gallo
               e  poi  da  Giovanni  Boccalino  architetto,  sotto  il  reverendissimo

               cardinale di Carpi, insino all'anno 1563. Mentre che Andrea lavorò alla
               detta cappella della Vergine, si fece la fortificazione di Loreto et altre
               cose,  che  molto  furono  lodate  dall'invittissimo  signor  Giovanni  de'

               Medici, col quale ebbe Andrea stretta dimestichezza, essendo stato
               da lui conosciuto primieramente in Roma.

               Avendo  Andrea  di  vacanza  quattro  mesi  dell'anno,  per  suo  riposo,
               mentre  lavorò  a  Loreto,  consumava  il  detto  tempo  al  Monte,  sua
               patria, in agricoltura, godendosi in tanto un tranquillissimo riposo con
               i parenti e con gl'amici. Standosi dunque la state al monte, vi fabbricò

               per sé una comoda casa e comperò molti beni, et ai frati di Santo
               Agostino di quel luogo fece fare un chiostro, che, per piccolo che sia,
               è molto bene inteso, se bene non è quadro, per averlo voluto que'
               padri fabricare in sulle mura vecchie. Nondimeno Andrea lo ridusse

               nel mezzo quadro ingrossando i pilastri ne' cantoni, per farlo tornare,
               essendo  sproporzionato,  a  buona  e  giusta  misura.  Disegnò  anco  a
               una Compagnia, che è in detto chiostro, intitolata Santo Antonio, una
               bellissima porta di componimento dorico, e similmente il tramezzo et

               il pergamo della chiesa di esso Santo Agostino. Fece anco fare nello
               scendere,  per  andare  alla  fonte,  fuor  d'una  porta,  verso  la  pieve
               vecchia a mezza costa una cappelletta per i frati, ancor che non ne
               avessero voglia. In Arezzo fece il disegno della casa di Messer Pietro

               astrologo  peritissimo,  e  di  terra  una  figura  grande  per  Monte
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