Page 888 - Giorgio Vasari
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largo, nana e con poco sfogo d'altezza et insomma quasi tutta
sproporzionata, cercarono, ma non giovò molto, l'aiutarla col fare
dalla parte di levante due finestre nel mezzo della sala e quattro
dalla banda di ponente. Appresso, per darle ultimo fine, feciono in sul
piano del mattonato, con molta prestezza, essendo a ciò sollecitati
dai cittadini, una ringhiera di legname intorno intorno alle mura di
quella, larga et alta tre braccia, con i suoi sederi a uso di teatro e con
balaustri dinanzi, sopra la quale ringhiera avevano a stare tutti i
magistrati della città. E nel mezzo della facciata, che è volta a
levante, era una residenza più eminente, dove col Confaloniere di
iustizia stavano i Signori; e da ciascun lato di questo più eminente
luogo erano due porte, una delle quali entrava nel segreto e l'altra
nello specchio, e nella facciata che è dirimpetto a questa, dal lato di
ponente, era un altare dove si diceva messa con una tavola di mano
di fra' Bartolomeo, come si è detto, et a canto all'altare la bigoncia da
orare. Nel mezzo poi della sala erano panche in fila et a traverso, per
i cittadini; e nel mezzo della ringhiera et in su le cantonate erano
alcuni passi con sei gradi che facevano salita e commodo ai
tavolacini, per raccorre i partiti. In questa sala, che fu allora molto
lodata, come fatta con prestezza e con molte belle considerazioni, ha
poi meglio scoperto il tempo gli errori dell'esser bassa, scura,
malinconica e fuor di squadra. Ma nondimeno meritano il Cronaca e
gl'altri di esser scusati, sì per la prestezza con che fu fatta, come
volleno i cittadini, con animo d'ornarla col tempo di pitture e metter il
palco d'oro, e sì perché infino allora non era stato fatto in Italia la
maggior sala, ancor che grandissime siano quella del palazzo di S.
Marco in Roma, quella del Vaticano fatta da Pio II et Innocenzio
Ottavo, quella del castello di Napoli, del palazzo di Milano, d'Urbino,
di Vinezia e di Padoa.
Dopo questo fece il Cronaca, col consiglio dei medesimi, per salire a
questa sala, una scala grande, larga sei braccia, ripiegata in due
salite e ricca d'ornamenti di macigno, con pilastri e capitelli corinzi e
cornici doppie, e con archi della medesima pietra, le volte a mezza
botte e le finestre con colonne di mischio et i capitelli di marmo
intagliato. Et ancora che questa opera fusse molto lodata, più