Page 810 - Giorgio Vasari
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potere  condurre  le  vedute  che  alte  e  lontane  erano,  abbagliate,

               diminuire  e  crescere  a  suo  modo.  Eragli  entrato  in  fantasia  che  le
               pitture  che  non  avevano  rilievo  e  forza  et  insieme  anche  dolcezza,
               non fussino da tenere in pregio; e perché conosceva che elle non si
               potevon  fare  uscir  del  piano  senza  ombre  le  quali  avendo  troppa

               oscurità restano coperte e, se son dolci, non hanno forza, egli arebbe
               voluto  aggiungere  con  la  dolcezza  un  certo  modo  di  lavorare  che
               l'arte fino allora non gli pareva che avesse fatto a suo modo; onde,

               perché se gli porse occasione in questa opera di ciò fare, si mise a far
               perciò  fatiche  straordinarie,  le  quali  si  conoscono  in  uno  Dio  Padre
               che è in aria, et in alcuni putti che son molto rilevati dalla tavola per
               uno  campo  scuro  d'una  prospettiva  che  egli  vi  fece  col  cielo  d'una
               volta  intagliata  a  mezza  botte,  che  girando  gli  archi  di  quella  e

               diminuendo  le  linee  al  punto,  va  di  maniera  in  dentro  che  pare  di
               rilievo;  oltra  che  vi  sono  alcuni  Angeli  che  volano  spargendo  fiori,
               molto graziosi.

               Questa  opera  fu  disfatta  e  rifatta  da  Mariotto,  innanzi  che  la
               conducesse  al  suo  fine,  più  volte;  scanbiando  ora  il  colorito  o  più

               chiaro, o più scuro e talora più vivace et acceso et ora meno; ma non
               si  satisfacendo  a  suo  modo,  né  gli  parendo  avere  agiunto  con  la
               mano ai pensieri dell'intelletto arebbe voluto trovare un bianco che
               fusse  stato  più  fiero  della  biacca:  dove  egli  si  mise  a  purgarla  per

               poter lumeggiare in su i maggior chiari a modo suo; nientedimeno,
               conosciuto  non  poter  far  quello  con  l'arte  che  comprende  in  sé
               l'ingegno et intelligenzia umana, si contentò di quello che avea fatto,
               poi che non agiugneva a quel che non si poteva fare; e ne conseguì

               fra gli artefici di questa opera lode et onore, con credere ancora di
               cavarne per mezzo di queste fatiche da e' padroni molto più utile che
               non  fece,  intravenendo  discordia  fra  quegli  che  la  facevano  fare  e
               Mariotto.  Ma  Pietro  Perugino,  allora  vecchio,  Ridolfo  Ghirlandaio  e

               Francesco Granacci la stimarono e d'accordo il prezzo di essa opera
               insieme acconciarono.

               Fece in San Brancazio di Fiorenza in un mezzo tondo la Visitazione di
               Nostra  Donna;  similmente  in  Santa  Trinita  lavorò  in  una  tavola  la
               Nostra Donna, San Girolamo e San Zanobi con diligenza, per Zanobi
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