Page 808 - Giorgio Vasari
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Costui dunque tramezzando il disegnare col colorire si fé assai pratico
               come  aparì  in  alcuni  quadri  che  fece  per  quella  signora,  che  furno
               mandati da lei a Roma a Carlo e Giordano Orsini, che vennono poi
               nelle mani di Cesar Borgia. Ritrasse madonna Alfonsina di naturale
               molto  bene,  e  gli  pareva  avere  trovato  per  quella  familiarità  la

               ventura sua; ma essendo l'anno 1494, che Piero de' Medici fu bandito,
               mancatogli quell'aiuto e favore, ritornò Mariotto alla stanza di Baccio
               dove attese più assiduamente a far modegli di terra et a studiare, et

               affaticatosi intorno al naturale et a imitar le cose di Baccio, onde in
               pochi anni si fece un diligente e pratico maestro. Perché prese tanto
               animo, vedendo riuscir sì bene le cose sue che, imitando la maniera e
               l'andar  del  compagno,  era  da  molti  presa  la  mano  di  Mariotto  per
               quella del frate. Perché intervenendo l'andata di Baccio al farsi frate,

               Mariotto,  per  il  compagno  perduto,  era  quasi  smarrito  e  fuor  di  se
               stesso.  E  sì  strana  gli  parve  questa  novella  che,  disperato,  di  cosa
               alcuna  non  si  rallegrava.  E  se  in  quella  parte  Mariotto  non  avesse

               avuto a noia il commerzio de' frati, de' quali di continuo diceva male,
               et era della parte che teneva contra la fazzione di frate Girolamo da
               Ferrara, arebbe l'amore di Baccio operato talmente, che a forza nel
               convento  medesimo  col  suo  compagno  si  sarebbe  incapucciato  egli
               ancora. Ma da Gerozzo Dini, che faceva fare nell'ossa il Giudizio, che

               Baccio  aveva  lasciato  imperfetto,  fu  pregato  che,  avendo  quella
               medesima  maniera,  gli  volesse  dar  fine.  Et  inoltre  perché  v'era  il
               cartone finito di mano di Baccio et altri disegni, e pregato ancora da

               fra'  Bartolomeo,  che  aveva  avuto  a  quel  conto  danari  e  si  faceva
               coscienza di non avere osservato la promessa, Mariotto all'opra diede
               fine;  dove  con  diligenza  e  con  amore  condusse  il  resto  dell'opera,
               talmente che molti, non lo sapendo, pensano che d'una sola mano
               ella  sia  lavorata.  Per  il  che  tal  cosa  gli  diede  grandissimo  credito

               nell'arte.  Lavorò  alla  Certosa  di  Fiorenza  nel  Capitolo  un  Crocifisso
               con  la  Nostra  Donna  e  la  Maddalena  appiè  della  Croce  et  alcuni
               Angeli  in  aere,  che  ricolgono  il  sangue  di  Cristo,  opera  lavorata  in

               fresco  e  con  diligenza  e  con  amore  assai  ben  condotta.  Ma,  non
               parendo che i frati del mangiare a lor modo li trattassero, alcuni suoi
               giovani,  che  seco  imparavano  l'arte,  non  lo  sapendo  Mariotto,
               avevano contrafatto la chiave di quelle finestre onde si porge a' frati
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