Page 803 - Giorgio Vasari
P. 803

cinque  in  tavola  condotta  con  bonissimo  disegno  e  grande

               eccellenzia.  Tornato  poi  da  Napoli  Salvador  Billi,  mercatante
               fiorentino, inteso la fama di fra' Bartolomeo e visto l'opere sue, li fece
               fare una tavola, dentrovi Cristo Salvatore, alludendo al nome suo, et i
               quattro Evangelisti che lo circondano, dove sono ancora due putti a'

               piè che tengono la palla del mondo, i quali di tenera e fresca carne
               benissimo sono condotti come l'altra opera tutta; sonvi ancora due
               profeti molto lodati. Questa tavola è posta nella Nunziata di Fiorenza

               sotto l'organo grande, che così volle Salvadore; et è cosa molto bella
               e  dal  frate  con  grande  amore  e  con  gran  bontà  finita,  la  quale  ha
               intorno  l'ornamento  di  marmi,  tutto  intagliato  per  le  mani  di  Piero
               Rossegli. Dopo, avendo egli bisogno di pigliare aria, il priore allora
               amico suo lo mandò fuora ad un lor monasterio, nel quale, mentre

               che egli stette, accompagnò ultimamente per l'anima e per la casa
               l'operazione de le mani alla contemplazion de la morte. E fece a San
               Martino in Lucca una tavola dove a' piè d'una Nostra Donna è uno

               agnoletto,  che  suona  un  liuto,  insieme  con  Santo  Stefano  e  San
               Giovanni,  con  bonissimo  disegno  e  colorito,  mostrando  in  quella  la
               virtù sua. Similmente in San Romano fece una tavola in tela, dentrovi
               una Nostra Donna de la Misericordia, posta su un dado di pietra et
               alcuni Angeli che tengono il manto, e figurò con essa un popolo su

               certe  scalee,  chi  ritto,  chi  a  sedere,  chi  in  ginocchioni,  i  quali
               risguardano un Cristo in alto, che manda saette e folgori a dosso a'
               popoli. Certamente mostrò fra' Bartolomeo in questa opera possedere

               molto  il  diminuire  l'ombre  della  pittura  e  gli  scuri  di  quella  con
               grandissimo rilievo operando, dove le difficultà dell'arte mostrò con
               rara  et  eccellente  maestria  e  colorito,  disegno  et  invenzione;  opra
               tanto perfetta quanto facesse mai.

               Nella chiesa medesima dipinse un'altra tavola pure in tela dentrovi un
               Cristo e Santa Caterina martire insieme con Santa Caterina da Siena

               ratta da terra in spirito, che è una figura de la quale in quel grado
               non si può far meglio. Ritornando egli in Fiorenza, diede opera alle
               cose di musica e di quelle molto dilettandosi alcune volte per passar
               tempo  usava  cantare.  Dipinse  a  Prato  dirimpetto  alle  carcere  una

               tavola  d'una  Assunta  e  fece  in  casa  Medici  alcuni  quadri  di  Nostre
   798   799   800   801   802   803   804   805   806   807   808