Page 802 - Giorgio Vasari
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che non sapeva fare gli ignudi. Volse egli dunque mettersi a pruova e
               con  fatiche  mostrare  ch'era  attissimo  ad  ogni  eccellente  lavoro  di
               quella arte, come alcuno altro. Laonde per prova fece in un quadro,
               un  San  Sebastiano  ignudo  con  colorito  molto  alla  carne  simile,  di
               dolce aria e di corrispondente bellezza alla persona parimente finito,

               dove infinite lode acquistò appresso agli artefici. Dicesi che, stando in
               chiesa  per  mostra  questa  figura,  avevano  trovato  i  frati  nelle
               confessioni,  donne  che  nel  guardarlo  avevano  peccato  per  la

               leggiadria  e  lasciva  imitazione  del  vivo,  datagli  dalla  virtù  di  fra'
               Bartolomeo; per il che levatolo di chiesa, lo misero nel capitolo, dove
               non dimorò molto tempo che, da Giovan Batista della Palla comprato,
               fu mandato al re di Francia.

               Aveva preso collera fra' Bartolomeo con i legnaioli che gli facevano
               alle tavole e quadri gli ornamenti i quali avevan per costume come

               hanno  anche  oggi  di  coprire  con  i  battitoi  delle  cornici  sempre  uno
               ottavo delle figure, là dove fra' Bartolomeo deliberò di trovare una
               invenzione di non fare alle tavole ornamenti et a questo San Bastiano
               fece fare la tavola in mezzo tondo e vi tirò una nicchia in prospettiva

               che par di rilievo incavata nella tavola; e così, con le cornici dipinte a
               torno, fece ornamento a la figura di mezzo; et il medesimo fece al
               nostro  San  Vincenzio  et  al  San  Marco  che  si  dirà  di  sotto  al  San
               Vincenzio.  Fece  sopra  l'arco  d'una  porta  per  andare  in  sagrestia  in

               legno  a  olio  un  San  Vincenzio  dell'ordine  loro  che  figurando  quello
               predicar del giudizio si vede negli atti e nella testa particularmente
               quel  terrore  e  quella  fierezza,  che  sogliono  essere  nelle  teste  de'
               predicanti  quando  più  s'affaticano  con  le  minacce  de  la  giustizia  di

               Dio di ridurre gli uomini, ostinati nel peccato, a la vita perfetta; di
               maniera che non dipinta, ma vera e viva apparisce questa figura a chi
               la  considera  attentamente,  con  sì  gran  rilievo  è  condotto;  et  è
               peccato che si guasta e crepa tutta, per esser lavorata in su la colla

               fresca  i  color  freschi,  come  dissi  dell'opere  di  Piero  Perugino,  nelli
               Ingesuati.

               Vennegli  capriccio,  per  mostrare  che  sapeva  fare  le  figure  grandi,
               sendogli stato detto che aveva maniera minuta, di porre ne la faccia,
               dove è la porta del coro, il San Marco Evangelista, figura di braccia
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