Page 764 - Giorgio Vasari
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scatola, tutti gli amici ai quali lo mostrava, per paura faceva fuggire.
Usava spesso far minutamente digrassare e purgare le budella d'un
castrato, e talmente venir sottili, che si sarebbono tenuto in palma di
mano. Et aveva messo in un'altra stanza un paio di mantici da fabbro,
ai quali metteva un capo delle dette budella, e gonfiandole ne
riempieva la stanza, la quale era grandissima, dove bisognava che si
recasse in un canto chi v'era, mostrando quelle trasparenti e piene di
vento, dal tenere poco luogo in principio, esser venute a occuparne
molto, aguagliandole alla virtù. Fece infinite di queste pazzie, et
attese alli specchi; e tentò modi stranissimi nel cercare olii per
dipignere e vernice per mantenere l'opere fatte. Fece in questo
tempo per Messer Baldassarri Turini da Pescia che era datario di
Leone, un quadretto di una Nostra Donna col Figliuolo in braccio con
infinita diligenzia et arte. Ma, o sia per colpa di chi lo ingessò o pur
per quelle sue tante e capricciose misture delle mestiche e de' colori,
è oggi molto guasto. Et in un altro quadretto ritrasse un fanciulletto,
che è bello e grazioso a maraviglia, che oggi sono tutti e due in
Pescia appresso a Messer Giulio Turini. Dicesi, che essendogli allogato
una opera dal Papa, subito cominciò a stillare olii et erbe per far la
vernice; perché fu detto da papa Leone: "Oimè costui non è per far
nulla, da che comincia a pensare alla fine innanzi il principio
dell'opera". Era sdegno grandissimo fra Michele Agnolo Buonaroti e
lui; per il che partì di Fiorenza Michelagnolo per la concorrenza, con la
scusa del duca Giuliano, essendo chiamato dal Papa per la facciata di
S. Lorenzo. Lionardo intendendo ciò partì, et andò in Francia, dove il
re avendo avuto opere sue, gli era molto affezzionato; e desiderava
ch'e' colorisse il cartone della S. Anna; ma egli, secondo il suo
costume, lo tenne gran tempo in parole. Finalmente venuto vecchio,
stette molti mesi ammalato; e vedendosi vicino alla morte, si volse
diligentemente informare de le cose catoliche e della via buona e
santa religione cristiana, e poi con molti pianti, confesso e contrito,
se bene e' non poteva reggersi in piedi, sostenendosi nelle braccia di
suoi amici e servi, volse divotamente pigliare il santissimo
Sacramento fuor del letto. Sopragiunseli il re che spesso et
amorevolmente lo soleva visitare; per il che egli per riverenza
rizzatosi a sedere sul letto, contando il mal suo e gli accidenti di