Page 761 - Giorgio Vasari
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donne, i giovani et i vecchi, come si va a le feste solenni, per veder le

               maraviglie di Lionardo, che fecero stupire tutto quel popolo. Perché si
               vedeva nel viso di quella Nostra Donna, tutto quello che di semplice e
               di bello, può con semplicità e bellezza dare grazia a una madre di
               Cristo; volendo mostrare quella modestia e quella umiltà, che in una

               vergine  contentissima  d'allegrezza  del  vedere  la  bellezza  del  suo
               figliuolo, che con tenerezza sosteneva in grembo; e mentre che ella
               con onestissima guardatura a basso scorgeva un S. Giovanni piccol

               fanciullo, che si andava trastullando con un pecorino, non senza un
               ghigno d'una S. Anna, che colma di letizia, vedeva la sua progenie
               terrena  esser  divenuta  celeste.  Considerazioni  veramente  dallo
               intelletto  et  ingegno  di  Lionardo.  Questo  cartone,  come  di  sotto  si
               dirà,  andò  poi  in  Francia.  Ritrasse  la  Ginevra  d'Amerigo  Benci  cosa

               bellissima;  et  abbandonò  il  lavoro  a'  frati,  i  quali  lo  ritornarono  a
               Filippino,  il  quale  sopravenuto  egli  ancora  dalla  morte  non  lo  poté
               finire. Prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di

               Monna Lisa sua moglie, e quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto,
               la  quale  opera  oggi  è  appresso  il  re  Francesco  di  Francia  in
               Fontanableò; nella qual testa chi voleva veder quanto l'arte potesse
               imitar  la  natura,  agevolmente  si  poteva  comprendere,  perché  quivi
               erano  contrafatte  tutte  le  minuzie  che  si  possono  con  sottigliezza

               dipignere.  Avvenga  che  gli  occhi  avevano  que'  lustri  e  quelle
               acquitrine,  che  di  continuo  si  veggono  nel  vivo;  et  intorno  a  essi
               erano  tutti  que'  rossigni  lividi  et  i  peli,  che  non  senza  grandissima

               sottigliezza  si  possono  fare.  Le  ciglia  per  avervi  fatto  il  modo  del
               nascere  i  peli  nella  carne,  dove  più  folti  e  dove  più  radi,  e  girare
               secondo i pori della carne, non potevano essere più naturali. Il naso,
               con  tutte  quelle  belle  aperture  rossette  e  tenere,  si  vedeva  essere
               vivo.  La  bocca,  con  quella  sua  sfenditura  con  le  sue  fini  unite  dal

               rosso della bocca con l'incarnazione del viso, che non colori, ma carne
               pareva veramente. Nella fontanella della gola, chi intentissimamente
               la guardava, vedeva battere i polsi: e nel vero si può dire che questa

               fussi dipinta d'una maniera da far tremare e temere ogni gagliardo
               artefice e sia qual si vuole. Usovvi ancora questa arte, che essendo
               Monna Lisa bellissima, teneva mentre che la ritraeva, chi sonasse o
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