Page 732 - Giorgio Vasari
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l'altro Sebastiano, di mano de' quali è nella chiesa delle monache di
               Corpus  Domini,  all'altare  della  Vergine,  una  tavola  dove  ella  è  a
               sedere  in  mezzo  a  S.  Caterina  e  S.  Marta,  con  altre  Sante  e  due
               Angeli che suonano, et una prospettiva di casamenti, per campo di
               tutta  l'opera,  molto  bella,  della  quale  n'avemo  i  proprii  disegni  di

               mano di costoro nel nostro libro.

               Fu  anco  pittore  ragionevole  ne'  tempi  di  costoro  Vincenzio  Catena,
               che molto più si adoperò in fare ritratti di naturale, che in alcuna altra
               sorte di pitture, et invero alcuni che si veggiono di sua mano, sono
               maravigliosi,  e  fra  gl'altri  quello  d'un  tedesco  de'  Fucheri,  persona

               onorata  e  di  conto,  che  allora  stava  in  Vinezia  nel  Fondaco  de'
               tedeschi, fu molto vivamente dipinto.

               Fece  anco  molte  opere  in  Vinezia,  quasi  ne'  medesimi  tempi,
               Giovanbatista da Conigliano, discepolo di Giovan Bellino; di mano del
               quale  è  nella  detta  chiesa  delle  monache  del  Corpus  Domini  una
               tavola all'altare di S. Piero martire, dove è detto Santo, S. Niccolò e

               S.  Benedetto,  con  una  prospettiva  di  paesi,  un  Angelo  che  accorda
               una  cetera,  e  molte  figure  piccole,  più  che  ragionevoli.  E  se  costui
               non fusse morto giovane, si può credere che arebbe paragonato il suo
               maestro.

               Non ebbe anco se non nome di buon maestro, nell'arte medesima e

               ne' medesimi tempi, Marco Basarini, il quale dipinse in Venezia dove
               nacque di padre e madre greci, in S. Francesco della Vigna, in una
               tavola, un Cristo deposto di croce, e nella chiesa di S. Iob in un'altra
               tavola un Cristo nell'orto, et a basso i tre Apostoli che dormono, e S.

               Francesco e S. Domenico con due altri Santi; ma quello che più fu
               lodato  di  questa  opera,  fu  un  paese  con  molte  figurine  fatte  con
               buona  grazia.  Nella  medesima  chiesa  dipinse  l'istesso  Marco,  S.
               Bernardino sopra un sasso, con altri Santi.

               Giannetto  Cordegliaghi  fece  nella  medesima  città  infiniti  quadri  da

               camera, anzi non attese quasi ad altro, e nel vero ebbe in cotal sorte
               di pittura una maniera molto delicata e dolce, e migliore assai che
               quella dei sopra detti. Dipinse costui in S. Pantaleone, in una cappella
               accanto alla maggiore, S. Piero che disputa con due altri Santi; i quali
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