Page 701 - Giorgio Vasari
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detto Francesco Piccolomini cardinale e suo nipote, e messe in mezzo
               della stanza, le tre Grazie che vi sono di marmo, antiche e bellissime;
               le quali furono in que' tempi le prime anticaglie che fussono tenute in
               pregio. Non essendo anco a fatica finita questa libreria, nella quale
               sono  tutti  i  libri  che  lasciò  il  detto  Pio  II,  fu  creato  papa  il  detto

               Francesco cardinale, nipote del detto pontefice Pio Secondo, che per
               memoria del zio volle esser chiamato Pio III. Il medesimo Pinturicchio
               dipinse in una grandissima storia, sopra la porta della detta libreria

               che risponde in Duomo, grande dico quanto tiene tutta la facciata, la
               coronazione di detto papa Pio Terzo, con molti ritratti di naturale, e
               sotto vi si leggono queste parole:



               Pius III senensis Pii Secundi nepos M.DIII. septembris XXI.

               apertis electus suffragiis; octavo octobris coronatus est.


               Avendo  il  Pinturicchio  lavorato  in  Roma  al  tempo  di  Papa  Sisto,
               quando stava con Pietro Perugino, aveva fatto servitù con Domenico

               della Rovere cardinale di S. Clemente, onde avendo il detto cardinale
               fatto  in  Borgo  Vecchio  un  molto  bel  palazzo,  volle  che  tutto  lo
               dipignesse  esso  Pinturicchio  e  che  facesse  nella  facciata  l'arme  di

               papa Sisto, tenuta da due putti. Fece il medesimo nel palazzo di S.
               Apostolo  alcune  cose  per  Sciarra  Colonna.  E  non  molto  dopo,  cioè
               l'anno  1484,  Innocenzio  Ottavo  genovese  gli  fece  dipignere  alcune
               sale e loggie nel palazzo di Belvedere, dove fra l'altre cose, sì come
               volle esso Papa, dipinse una loggia tutta di paesi, e vi ritrasse Roma,

               Milano,  Genova,  Fiorenza,  Vinezia  e  Napoli  alla  maniera  de'
               Fiamminghi,  che,  come  cosa  insino  allora  non  più  usata,  piacquero
               assai.  E  nel  medesimo  luogo  dipinse  una  Nostra  Donna  a  fresco

               all'entrata della porta principale. In S. Piero alla cappella dove è la
               lancia  che  passò  il  costato  a  Gesù  Cristo,  dipinse  in  una  tavola  a
               tempera,  per  il  detto  Innocenzio  Ottavo,  la  Nostra  Donna  maggior
               che il vivo; e nella chiesa di S. Maria del Popolo dipinse due cappelle,
               una  per  il  detto  Domenico  della  Rovere  cardinale  di  S.  Clemente,

               nella quale fu poi sepolto, e l'altra a Innocenzio Cibo cardinale, nella
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