Page 671 - Giorgio Vasari
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reggono certi festoni; e nella predella di detta opera fece molti bassi
rilievi con buona maniera.
In Faenza fece una bellissima sepoltura di marmo per il corpo di S.
Savino, et in essa fece di basso rilievo sei storie della vita di quel
Santo, con molta invenzione e disegno, così ne' casamenti come nelle
figure; di maniera che per questa e per l'altre opere sue, fu
conosciuto per uomo eccellente nella scultura. Onde prima che
partisse di Romagna gli fu fatto fare il ritratto di Galeotto Malatesta.
Fece anco, non so se prima o poi, quello d'Enrico Settimo, re
d'Inghilterra, secondo che n'aveva avuto da alcuni mercanti fiorentini
un ritratto in carta: la bozza de' quali due ritratti fu trovata in casa
sua con molte altre cose, dopo la sua morte.
Ritornato finalmente a Fiorenza, fece a Pietro Mellini, cittadin
fiorentino et allora ricchissimo mercante, in S. Croce il pergamo di
marmo che vi si vede, il qual è tenuto cosa rarissima e bella sopr'ogni
altra che in quella maniera sia mai stata lavorata, per vedersi in
quello lavorate le figure di marmo nelle storie di S. Francesco, con
tanta bontà e diligenza, che di marmo non si potrebbe più oltre
disiderare; avendovi Benedetto con molto artifizio intagliato alberi,
sassi, casamenti, prospettive et alcune cose maravigliosamente
spiccate; et oltre ciò un ribattimento in terra di detto pergamo, che
serve per la lapida di sepoltura, fatto con tanto disegno, che egli è
impossibile lodarlo a bastanza. Dicesi che egli in fare questa opera
ebbe difficultà con gl'Operai di S. Croce; perché volendo appoggiare
detto pergamo a una colonna, che regge alcuni degli archi che
sostengono il tetto, e forare la detta colonna per farvi la scala e
l'entrata al pergamo, essi non volevano, dubitando che ella non si
indebolisse tanto col vacuo della salita, che il peso non la sforzasse,
con gran rovina d'una parte di quel tempio. Ma avendo dato sicurtà il
Mellino che l'opera si finirebbe senza alcun danno della chiesa,
finalmente furono contenti. Onde avendo Benedetto sprangato di
fuori con fasce di bronzo la colonna, cioè quella parte che dal
pergamo in giù è ricoperta di pietra forte, fece dentro la scala per
salire al pergamo; e tanto quanto egli la bucò di dentro, l'ingrossò di
fuora con detta pietra forte, in quella maniera che si vede. E con