Page 643 - Giorgio Vasari
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storia di S. Paulino; onde, acquistando fama grandissima et in credito
               venuto,  a  Francesco  Sassetti  lavorò  in  S.  Trinita  una  cappella  con
               istorie di S. Francesco, la quale opera è mirabilmente condotta, e da
               lui  con  grazia,  con  pulitezza  e  con  amor  lavorata;  in  questa
               contrafece egli e ritrasse il ponte a S. Trinita, col palazzo degli Spini,

               fingendo nella prima faccia la storia di S. Francesco quando apparisce
               in aria e resuscita quel fanciullo; dove si vede in quelle donne che lo
               veggono resuscitare, il dolore della morte nel portarlo alla sepoltura e

               la  allegrezza  e  la  maraviglia  nella  sua  resurressione;  contrafecevi  i
               frati che escon di chiesa co' bechini dietro alla croce per sotterrallo,
               fatti  molto  naturalmente,  e  così  altre  figure  che  si  maravigliano  di
               quello effetto, che non dànno altrui poco piacere: dove sono ritratti
               Maso  degli  Albizzi,  Messer  Agnolo  Acciaiuoli,  Messer  Palla  Strozzi,

               notabili  cittadini  e  nelle  istorie  di  quella  città  assai  nominati.  In
               un'altra fece quando S. Francesco, presente il vicario, rifiuta la eredità
               a Pietro Bernardone suo padre, e piglia l'abito di sacco cignendosi con

               la  corda.  E  nella  faccia  del  mezzo  quando  egli  va  a  Roma  a  papa
               Onorio e fa confermar la Regola sua, presentando di gennaio le rose
               a  quel  pontefice;  nella  quale  storia  finse  la  sala  del  Concistoro  co'
               cardinali che sedevano intorno, e certe scalee che salivano in quella;
               accennando certe mezze figure ritratte di naturale et accomodandovi

               ordini  d'appoggiatoi  per  la  salita.  E  fra  quegli  ritrasse  il  Magnifico
               Lorenzo  Vecchio  de'  Medici.  Dipinsevi  medesimamente  quando  San
               Francesco riceve le stimite; e nella ultima fece quando egli è morto e

               che i frati lo piangono; dove si vede un frate che gli bacia le mani; il
               quale effetto non si può esprimer meglio nella pittura, senza che e'
               v'è un vescovo parato con gli occhiali al naso che gli canta la vigilia,
               che  il  non  sentirlo  solamente  lo  dimostra  dipinto.  Ritrasse  in  due
               quadri  che  mettono  in  mezzo  la  tavola,  Francesco  Sassetti

               ginocchioni,  in  uno,  e  ne  l'altro  Madonna  Nera  sua  donna  et  i  suoi
               figliuoli, ma questi nell'istoria di sopra, dove si risuscita il fanciullo,
               con certe belle giovani della medesima famiglia che non ho potuto

               ritrovar i nomi, tutte con gl'abiti e portature di quella età, cosa che
               non è di poco piacere. Oltra ch'e' fece nella volta quattro Sibille, e
               fuori  della  cappella  un  ornamento  sopra  l'arco  nella  faccia  dinanzi,
               con una storia dentrovi, quando la Sibilla tiburtina fece adorar Cristo
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