Page 591 - Giorgio Vasari
P. 591
VITA D'ANTONIO ROSSELLINO SCULTORE E DI BERNARDO
SUO FRATELLO
Fu veramente sempre cosa lodevole e virtuosa la modestia e l'essere
ornato di gentilezza e di quelle rare virtù che agevolmente si
riconoscono nell'onorate azioni d'Antonio Rossellino scultore; il quale
fece la sua arte con tanta grazia, che da ogni suo conoscente fu
stimato assai più che uomo et adorato quasi per santo, per quelle
ottime qualità che erano unite alla virtù sua. Fu chiamato Antonio il
Rossellino dal Proconsolo, perché e' tenne sempre la sua bottega in
un luogo che così si chiama in Fiorenza. Fu costui sì dolce e sì delicato
ne' suoi lavori, e di finezza e pulitezza tanto perfetta, che la maniera
sua giustamente si può dir vera, e veramente chiamare moderna.
Fece nel palazzo de' Medici la fontana di marmo che è nel secondo
cortile, nella quale sono alcuni fanciulli, che sbarrano delfini che
gettano acqua, et è finita con somma grazia e con maniera
diligentissima. Nella chiesa di Santa Croce a la pila dell'acqua santa,
fece la sepoltura di Francesco Nori, e sopra quella una Nostra Donna
di basso rilievo et una altra Nostra Donna in casa de' Tornabuoni, e
molte altre cose mandate fuori in diverse parti, sì come a Lione di
Francia una sepoltura di marmo. A San Miniato a Monte, monasterio
de' monaci bianchi fuor delle mura di Fiorenza, gli fu fatto fare la
sepoltura del cardinale di Portogallo, la quale sì maravigliosamente fu
condotta da lui, e con diligenza et artifizio così grande, che non si
imagini artefice alcuno di poter mai vedere cosa alcuna che di
pulitezza o di grazia passare la possa in maniera alcuna. E
certamente a chi la considera pare impossibile, non che difficile, che
ella sia condotta così, vedendosi in alcuni Angeli che vi sono tanta
grazia e bellezza d'arie, di panni e d'artifizio, che e' non paiono più di
marmo, ma vivissimi: di questi, l'uno tiene la corona della verginità di
quel cardinale, il quale si dice che morì vergine, l'altro la palma della
vittoria che egli acquistò contra il mondo. E fra le molte cose