Page 547 - Giorgio Vasari
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così dove egli si pensò aver trovato un raro e bellissimo segreto,
rimase della sua openione ingannato. Ritrasse costui assai di
naturale, e dove nella detta cappella fece la storia della reina Sabba,
che va a udire la sapienza di Salamone, ritrasse il Magnifico Lorenzo
de' Medici, che fu padre di papa Leone Decimo, Lorenzo della Volpaia
eccellentissimo maestro d'oriuoli e ottimo astrologo, il quale fu quello
che fece per il detto Lorenzo de' Medici il bellissimo oriuolo che ha
oggi il signor duca Cosimo in palazzo; nel quale oriuolo tutte le ruote
de' pianeti caminano di continuo, il che è cosa rara e la prima che
fusse mai fatta di questa maniera. Nell'altra storia, che è dirimpetto a
questa, ritrasse Alesso Luigi Guicciardini il vecchio, Luca Pitti,
Diotisalvi Neroni, Giuliano de' Medici, padre di papa Clemente
Settimo et a canto al pilastro di pietra, Gherardo Gianfigliazzi vecchio
e Messer Bongianni cavaliere, con una vesta azzurra in dosso et una
collana al collo, e Iacopo e Giovanni della medesima famiglia. A canto
a questi è Filippo Strozzi vecchio, Messer Paulo astrologo dal Pozzo
Toscanelli. Nella volta sono quattro patriarchi e nella tavola una
Trinità e S. Giovanni Gualberto inginocchioni con un altro Santo. I
quali tutti ritratti si riconoscono benissimo, per essere simili a quelli
che si veggiono in altre opere, e particolarmente nelle case dei
discendenti loro, o di gesso o di pittura. Mise in questa opera Alesso
molto tempo, perché era pazientissimo e voleva condurre l'opere con
suo agio e commodo. Disegnò molto bene, come nel nostro libro si
vede un mulo ritratto di naturale, dov'è fatto il girare de' peli per
tutta la persona, con molta pazienza e con bella grazia. Fu Alesso
diligentissimo nelle cose sue, e di tutte le minuzie che la madre
natura sa fare, si sforzò d'essere imitatore. Ebbe la maniera alquanto
secca e crudetta, massimamente ne' panni. Dilettossi molto di far
paesi, ritraendoli dal vivo e naturale, come stanno a punto. Onde si
veggiono nelle sue pitture fiumi, ponti, sassi, erbe, frutti, vie, campi,
città, castella, arena et altre infinite simili cose. Fece nella Nunziata
di Firenze, nel cortile dietro a punto al muro dove è dipinta la stessa
Nunziata, una storia a fresco, e ritocca a secco, nel quale è una
Natività di Cristo, fatta con tanta fatica e diligenza, che in una
capanna che vi è, si potrebbono annoverar le fila et i nodi della
paglia. Vi contrafece ancora in una rovina d'una casa, le pietre