Page 523 - Giorgio Vasari
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giudicò molto più di sé degno. Apparino da questo Santo uomo i
religiosi de' tempi nostri, a non tirarsi addosso quei carichi che
degnamente non possono sostenere et a cedergli a coloro che
dignissimi ne sono. E volesse Dio, per tornare a fra' Giovanni, sia
detto con pace de' buoni, che così spendessero tutti i religiosi uomini
il tempo, come fece questo padre veramente angelico, poi che spese
tutto il tempo della sua vita in servigio di Dio e benefizio del mondo e
del prossimo. E che più si può o deve disiderare, che acquistarsi
vivendo santamente il regno celeste, e virtuosamente operando
eterna fama nel mondo? E nel vero non poteva e non doveva
discendere una somma e straordinaria virtù, come fu quella di fra'
Giovanni, se non in uomo di santissima vita; perciò che devono coloro
che in cose ecclesiastiche e sante s'adoperano, essere ecclesiastici e
santi uomini, essendo che si vede, quando cotali cose sono operate
da persone che poco credino e poco stimano la religione, che spesso
fanno cadere in mente appetiti disonesti e voglie lascive; onde nasce
il biasimo dell'opere del disonesto, e la lode ne l'artificio e nella virtù.
Ma io non vorrei già che alcuno s'ingannasse, interpretando il goffo et
inetto, devoto, et il bello e buono, lascivo; come fanno alcuni, i quali
vedendo figure, o di femina o di giovane un poco più vaghe e più
belle et adorne che l'ordinario, le pigliano subito e giudicano per
lascive non si avedendo che a gran torto dannano il buon giudizio del
pittore, il quale tiene i Santi e Sante, che sono celesti, tanto più belli
della natura mortale, quanto avanza il cielo la terrena bellezza e
l'opere nostre; e, che è peggio, scuoprono l'animo loro infetto e
corrotto, cavando male e voglie disoneste di quelle cose, delle quali,
se e' fussino amatori dell'onesto, come in quel loro zelo sciocco
vogliono dimostare, verrebbe loro disiderio del cielo e di farsi accetti
al Creatore di tutte le cose, dal quale perfettissimo e bellissimo nasce
ogni perfezzione e bellezza. Che farebbono, o è da credere che
facciano questi cotali, se dove fussero o sono bellezze vive
accompagnate da lascivi costumi, da parole dolcissime, da movimenti
pieni di grazia, e da occhi che rapiscono i non ben saldi cuori, si
ritrovassero, o si ritruovano, poiché la sola immagine e quasi ombra
del bello, cotanto gli commove? Ma non perciò vorrei che alcuni
credessero che da me fussero approvate quelle figure, che nelle