Page 440 - Giorgio Vasari
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intendersi tanto di quel mestiero, che era forza che 'l suo ingegno
passasse i termini di quella arte. Laonde, avendo preso pratica con
certe persone studiose, cominciò a entrar colla fantasia nelle cose de'
tempi e de' moti, de' pesi e delle ruote, come si posson far girare e
da che si muovono; e così lavorò di sua mano alcuni oriuoli bonissimi
e bellissimi. Non contento a questo, nell'animo se li destò una voglia
della scultura grandissima; e tutto venne poi che, essendo Donatello
giovane tenuto valente in quella, et in espettazione grande, cominciò
Filippo a praticare seco del continuo et insieme per le virtù l'un
dell'altro si posono tanto amore, che l'uno non pareva che sapesse
vivere senza l'altro. Laonde Filippo, che era capacissimo di più cose,
dava opera a molte professioni, né molto si esercitò in quelle che egli
fu tenuto fra le persone intendenti bonissimo architetto, come mostrò
in molte cose che servirono per acconcimi di case; come al canto de'
Ciai verso Mercato Vecchio, la casa di Apollonio Lapi suo parente che
in quella (mentre egli la faceva murare) si adoprò grandamente. E il
simile fece fuor di Fiorenza nella torre e nella casa della Petraia a
Castello. Nel palazzo dove abitava la Signoria ordinò e spartì dove
era l'ufizio delli ufiziali di monte, tutte quelle stanze e vi fece e porte
e finestre, nella maniera cavata da lo antico, allora non usatasi molto
per essere l'architettura rozzissima in Toscana.
Avendosi poi in Fiorenza a fare per i frati di S. Spirito una statua di S.
Maria Madalena in penitenzia di legname di tiglio per portar in una
cappella, Filippo, che aveva fatto molte cosette piccole di scoltura,
desideroso mostrare che ancora nelle cose grandi era per riuscire,
prese a far detta figura; la qual finita e messa in opera fu tenuta cosa
molto bella; ma nell'incendio poi di quel tempio, l'anno 1471, abruciò
insieme con molte altre cose notabili. Attese molto alla prospettiva,
allora molto in male uso per molte falsità che vi si facevano; nella
quale perse molto tempo, perfino che egli trovò da sé un modo che
ella potesse venir giusta e perfetta, che fu il levarla con la pianta e
proffilo e per via della intersegazione, cosa veramente
ingegnosissima et utile all'arte del disegno. Di questa prese tanta
vaghezza, che di sua mano ritrasse la piazza di S. Giovanni, con tutti
quegli spartimenti della incrostatura murati di marmi neri e bianchi,