Page 378 - Giorgio Vasari
P. 378
bastanza; e perché di queste cose vecchie è ben fatto serbare
qualche memoria, nel palazzo del signor Duca Cosimo n'ho fatto
conservare alcune e di mano propria di Dello, dove sono e saranno
sempre degne d'essere considerate, almeno per gl'abiti varii di que'
tempi, così da uomini come da donne, che in esse si veggiono. Lavorò
ancora Dello in fresco nel chiostro di S. Maria Novella in un cantone di
verde terra la storia d'Isaac quando dà la benedizione a Esaù. E poco
dopo questa opera, essendo condotto in Ispagna al servigio del Re,
venne in tanto credito, che molto più disiderare da alcuno artefice
non si sarebbe potuto. E se bene non si sa particolarmente che opere
facesse in quelle parti essendone tornato richissimo et onorato molto,
si può giudicare ch'elle fussero assai e belle e buone. Dopo qualche
anno, essendo stato delle sue fatiche realmente rimunerato, venne
capriccio a Dello di tornare a Firenze, per far vedere agl'amici come
da estrema povertà fosse a gran ricchezze salito. Onde, andato per la
licenza a quel Re, non solo l'ottenne graziosamente (come che
volentieri l'arebbe ratenuto se fusse stato in piacere di Dello), ma per
maggiore segno di gratitudine fu fatto da quel liberalissimo Re
cavaliere; per che, tornando a Firenze per avere le bandiere e la
confermazione de' privilegii, gli furono denegate per cagione di
Filippo Spano degli Scolari che in quel tempo, come gran Siniscalco
del Re d'Ungheria, tornò vittorioso de' Turchi. Ma avendo Dello scritto
subitamente in Ispagna al Re, dolendosi di questa ingiuria, il Re
scrisse alla Signoria in favore di lui sì caldamente, che gli fu senza
contrasto conceduta la disiderata e dovuta onoranza. Dicesi che,
tornando Dello a casa a cavallo con le bandiere, vestito di broccato et
onorato dalla Signoria, fu proverbiato nel passare per Vacchereccia,
dove allora erano molte botteghe d'orefici, da certi domestici amici
che in gioventù l'avevano conosciuto, o per ischerno o per
piacevolezza che lo facessero, e che egli rivolto dove aveva udito la
voce, fece con ambe le mani le fiche e senza dire alcuna cosa passò
via, sì che quasi nessuno se n'accorse, se non se quelli stessi che
l'avevano uccellato. Per questo e per altri segni che gli fecero
conoscere che nella patria non meno si adoperava contra di lui
l'invidia che già s'avesse fatto la malignità quando era poverissimo,
deliberò di tornarsene in Ispagna. E così, scritto et avuto risposta dal