Page 317 - Giorgio Vasari
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bellissimo l'affezione d'uno Apostolo, che dispensando con una cesta
il pane grandemente s'affatica; nel che s'impara da chi è dell'arte a
dipignere sempre le figure in maniera che paia ch'elle favellino,
perché altrimenti non sono pregiate. Dimostrò questo medesimo
Antonio nel frontespizio di sopra, in una storietta piccola della Manna
con tanta diligenza lavorata e con sì buona grazia finita, che si può
veramente chiamare eccellente. Dopo, fece in Santo Stefano al ponte
Vecchio, nella predella dell'altar maggiore, alcune storie di Santo
Stefano con tanto amore che non si può vedere né le più graziose né
le più belle figure, quand'anche fussero di minio. A Santo Antonio
ancora al ponte alla Carraia, dipinse l'arco sopra la porta che a' nostri
dì fu fatto insieme con tutta la chiesa gettare in terra da monsignor
Ricasoli, vescovo di Pistoia, perché toglieva la veduta alle sue case;
benché, quando egli non avesse ciò fatto, a ogni modo saremmo oggi
privi di quell'opera, avendo il prossimo diluvio del 1557, come altra
volta si è detto, da quella banda portato via due archi e la coscia del
ponte, sopra la quale era posta la detta piccola chiesa di
Sant'Antonio.
Essendo, dopo quest'opere, Antonio condotto a Pisa dallo Operaio di
Camposanto, seguitò di fare in esso le storie del beato Ranieri, uomo
santo di quella città, già cominciate da Simone sanese, pur coll'ordine
di lui. Nella prima parte della quale opera fatta da Antonio, si vede in
compagnia del detto Ranieri, quando imbarca per tornare a Pisa,
buon numero di figure lavorate con diligenza, fra le quali è il ritratto
del conte Gaddo, morto dieci anni innanzi, e di Neri suo zio stato
signor di Pisa; fra le dette figure, è ancor molto notabile quella d'uno
spiritato, perché, avendo viso di pazzo, i gesti della persona stravolti,
gl'occhi stralucenti e la bocca che digrignando mostra i denti, somiglia
tanto uno spiritato da dovero, che non si può immaginare né più viva
pittura né più somigliante al naturale. Nell'altra parte, che è allato
alla sopra detta, tre figure che si maravigliano, vedendo che il beato
Ranieri mostra il diavolo in forma di gatto sopr'una botte a un oste
grasso che ha aria di buon compagno e che tutto timido si
raccomanda al Santo, si possono dire veramente bellissime, essendo
molto ben condotte nell'attitudini, nella maniera de' panni, nella