Page 1941 - Giorgio Vasari
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nuove, dipinte da Giorgio Vasari, e con essa un quadro di molte figure
di basso rilievo, che serra un armario dove stanno scritture
d'importanza del Duca. Et un altro quadro alto un braccio e mezzo e
largo due e mezzo, dentrovi Moisè che per guarire il popolo ebreo dal
morso delle serpi, ne pone una sopra il legno. Le quali tutte cose
sono appresso detto signore, di ordine del quale fece la porta della
sagrestia della pieve di Prato, e sopra essa una cassa di marmo con
una Nostra Donna alta tre braccia e mezzo, col Figliuolo ignudo
appresso e due puttini, che mettono in mezzo la testa di basso rilievo
di Messer Carlo de' Medici, figliuolo naturale di Cosimo Vecchio e già
proposto di Prato, le cui ossa, dopo esser state lungo tempo in un
deposito di mattoni, ha fatto porre il duca Cosimo in detta cassa et
onoratolo di quel sepolcro. Ben è vero che la detta Madonna et il
basso rilievo di detta testa, che è bellissima, avendo cattivo lume non
mostrano a gran pezzo quel che sono.
Il medesimo Vincenzio ha poi fatto per ornarne la fabrica de'
magistrati alla Zecca, nella testata sopra la loggia che è sul fiume
d'Arno, un'arme del Duca messa in mezzo da due figure nude,
maggiori del vivo, l'una fatta per l'Equità e l'altra per lo Rigore. E
d'ora in ora aspetta il marmo per fare la statua di esso signore Duca,
maggiore assai del vivo, di cui ha fatto un modello, la quale va posta
a sedere sopra detta arme, per compimento di quell'opera, la quale si
doverrà murare di corto insieme col resto della facciata, che tuttavia
ordina il Vasari che è architetto di quella fabrica. Ha anco fra mano e
condotta a bonissimo termine una Madonna di marmo maggiore del
vivo, ritta e col figliuolo Gesù di tre mesi in braccio, che sarà cosa
bellissima. Le quali opere lavora insieme con altre nel monasterio
degl'Angeli di Firenze, dove si sta quietamente in compagnia di que'
monaci suoi amicissimi, nelle stanze che già quivi tenne Messer
Benedetto Varchi, di cui fa esso Vincenzio un ritratto di basso rilievo,
che sarà bellissimo. Ha Vincenzio un suo fratello nell'Ordine de' frati
Predicatori, chiamato frate Ignazio Danti quale nelle cose di
cosmografia eccellentissimo e di raro ingegno e tanto che il duca
Cosimo de' Medici gli fa condurre un'opera che di quella professione
non è stato mai per tempo nessuno fatta, né la maggiore, né la più