Page 1904 - Giorgio Vasari
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negl'abiti, condotti con sì bella grazia e maniera, che par impossibile
siano condotti per mano d'uomini, onde possiàn dire che don Giulio
abbia, come si disse a principio, superato in questo gl'antichi e
moderni, e che sia stato a' tempi nostri un piccolo e nuovo
Michelagnolo.
Il medesimo fece già un quadrotto di figure piccole al Cardinale di
Trento, sì vago e bello che quel signore ne fece dono all'imperatore
Carlo Quinto; e dopo al medesimo ne fece un altro di Nostra Donna
et insieme il ritratto del re Filippo, che furono bellissimi e per ciò
donati al detto Re catolico. Al medesimo cardinal Farnese fece in un
quadrotto la Nostra Donna col Figliuolo in braccio, Santa Lisabetta,
San Giovannino et altre figure, che fu mandato in Ispagna a Rigomes.
In un altro che oggi l'ha il detto Cardinale, fece San Giovanni Batista
nel deserto con paesi et animali bellissimi, et un altro simile ne fece
poi al medesimo, per mandare al re Filippo. Una Pietà, che fece con
la Madonna et altre molte figure, fu dal detto Farnese donata a papa
Paulo Quarto, che mentre visse la volle sempre appresso di sé. Una
storia dove Davit taglia la testa a Golia gigante fu dal medesimo
Cardinale donata a madama Margherita d'Austria, che la mandò al re
Filippo suo fratello, insieme con un altro che per compagnia di quello
gli fece fare quella illustrissima signora, dove Iudit tagliava il capo ad
Oloferne.
Dimorò già molti anni sono don Giulio appresso al duca Cosimo molti
mesi, et in detto tempo gli fece alcun'opere, parte delle quali furono
mandate all'Imperatore et altri signori e parte ne rimasero appresso
sua eccellenza illustrissima, che fra l'altre cose gli fece ritrarre una
testa piccola d'un Cristo da una che n'ha egli stesso antichissima, la
quale fu già di Gottifredi Buglioni re di Ierusalem, la quale dicono
essere più simile alla vera effigie del Salvatore che alcun'altra che
sia. Fece don Giulio al detto signor Duca un Crucifisso con la
Madalena a' piedi, che è cosa maravigliosa, et un quadro piccolo
d'una Pietà, del quale abbiamo il disegno nel nostro libro insieme con
un altro, pure di mano di don Giulio, d'una Nostra Donna ritta col
Figliuolo in collo, vestita all'ebrea, con un coro d'Angeli intorno e
molte anime nude in atto di raccomandarsi.