Page 1838 - Giorgio Vasari
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quando altri ha fatto la mano disegnando in carta, si vien poi di mano
in mano con più agevolezza a mettere in opera disegnando e
dipignendo. E così facendo pratica nell'arte, si fa la maniera et il
giudizio perfetto, levando via quella fatica e stento con che si
conducono le pitture, di cui si è ragionato di sopra, per non dir nulla,
che disegnando in carta si viene a empiere la mente di bei concetti e
s'impara a fare a mente tutte le cose della natura, senza avere a
tenerle sempre innanzi, o ad avere a nascere sotto la vaghezza de'
colori lo stento del non sapere disegnare, nella maniera che fecero
molti anni i pittori viniziani, Giorgione, il Palma, il Pordenone et altri
che non videro Roma, né altre opere di tutta perfezione.
Tiziano dunque, veduto il fare e la maniera di Giorgione, lasciò la
maniera di Gianbellino, ancor che vi avesse molto tempo costumato,
e si accostò a quella, così bene imitando in brieve tempo le cose di
lui, che furono le sue pitture talvolta scambiate e credute opere di
Giorgione, come di sotto si dirà. Cresciuto poi Tiziano in età, pratica e
giudizio, condusse a fresco molte cose, le quali non si possono
raccontare con ordine, essendo sparse in diversi luoghi; basta, che
furono tali, che si fece da molti periti giudizio che dovesse, come poi
è avenuto, riuscire eccellentissimo pittore. A principio dunque, che
cominciò seguitare la maniera di Giorgione, non avendo più che
diciotto anni, fece il ritratto d'un gentiluomo da Ca' Barbarigo amico
suo, che fu tenuto molto bello, essendo la somiglianza della
carnagione propria e naturale, e sì ben distinti i capelli l'uno dall'altro,
che si conterebbono, come anco si farebbono i punti d'un giubone di
raso inargentato, che fece in quell'opera; insomma fu tenuto sì ben
fatto e con tanta diligenza, che se Tiziano non vi avesse scritto in
ombra il suo nome, sarebbe stato tenuto opera di Giorgione. Intanto
avendo esso Giorgione condotta la facciata dinanzi del Fondaco de'
Tedeschi, per mezzo del Barbarigo furono allogate a Tiziano alcune
storie, che sono nella medesima sopra la Merceria. Dopo la quale
opera fece un quadro grande di figure simili al vivo, che oggi è nella
sala di Messer Andrea Loredano, che sta da San Marcuola; nel qual
quadro è dipinta la Nostra Donna che va in Egitto, in mezzo a una
gran boscaglia e certi paesi molto ben fatti, per aver dato Tiziano