Page 1681 - Giorgio Vasari
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venerdì santo, così Taddeo nacque a dì primo di settembre 1529 e
               morì alli due dello stesso mese, l'anno 1566. È d'animo Federigo, se
               gli fia conceduto, restaurare l'altro tabernacolo pure nella Ritonda e
               fare  qualche  memoria  in  quel  luogo  al  suo  amorevole  fratello,  al
               quale si conosce obligatissimo.

               Ora perché di sopra si è fatto menzione di Iacopo Barozzi da Vignuola

               e  detto  che  secondo  l'ordine  et  architettura  di  lui  ha  fatto
               l'illustrissimo  cardinal  Farnese  il  suo  ricchissimo  e  reale  villaggio  di
               Caprarola, dico che Iacopo Barozzi da Vignuola, pittore et architetto
               bolognese,  che  oggi  ha  58  anni,  nella  sua  puerizia  e  gioventù  fu

               messo  all'arte  della  pittura  in  Bologna,  ma  non  fece  molto  frutto,
               perché non ebbe buono indirizzo da principio, et anco, per dire il vero,
               egli  aveva  da  natura  molto  più  inclinazione  alle  cose  d'architettura
               che  alla  pittura,  come  infine  allora  si  vedeva  apertamente  ne'  suoi

               disegni  et  in  quelle  poche  opere  che  fece  di  pittura,  imperò  che
               sempre si vedeva in quella cose d'architettura e prospettiva, e fu in
               lui così forte e potente questa inclinazione di natura, che si può dire
               ch'egli  imparasse  quasi  da  se  stesso  i  primi  principii  e  le  cose  più

               difficili ottimamente in breve tempo, et onde si videro di sua mano,
               quasi prima che fosse conosciuto, belle e capricciose fantasie di varii
               disegni,  fatti  per  la  più  parte  a  requisizione  di  Messer  Francesco
               Guicciardini allora governatore di Bologna, e d'alcuni altri amici suoi, i

               quali disegni furno poi messi in opera di legni commessi e tinti a uso
               di tarsie da fra' Damiano da Bergamo, dell'Ordine di San Domenico in
               Bologna. Andato poi esso Vignola a Roma per attendere alla pittura e
               cavare  di  quella  onde  potesse  aiutare  la  sua  povera  famiglia,  si

               trattenne  da  principio  in  Belvedere  con  Iacopo  Melighini  ferrarese,
               architettore di papa Paolo Terzo, disegnando per lui alcune cose di
               architettura;  ma  dopo,  essendo  allora  in  Roma  un'accademia  di
               nobilissimi  gentiluomini  e  signori,  che  attendevano  alla  lezione  di

               Vitruvio,  fra'  quali  era  Messer  Marcello  Cervini,  che  fu  poi  papa,
               monsignor  Maffei,  Messer  Alessandro  Manzuoli  et  altri,  si  diede  il
               Vignuola per servizio loro a misurare interamente tutte l'anticaglie di
               Roma et a fare alcune cose secondo i loro capricci, la qual cosa gli fu

               di grandissimo giovamento nell'imparare e nell'utile parimente.
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