Page 168 - Giorgio Vasari
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dirà quando fia tempo.
Ma tornando a Nicola, il quale fu non meno eccellente scultore che
architettore, egli fece nella facciata della chiesa di S. Martino in
Lucca, sotto il portico che è sopra la porta minore a man manca
entrando in chiesa, dove si vede un Cristo deposto di croce, una
storia di marmo di mezzo rilievo tutta piena di figure fatte con molta
diligenza, avendo traforato il marmo e finito il tutto di maniera, che
diede speranza a coloro che prima facevano l'arte con stento
grandissimo, che tosto doveva venire chi le porgerebbe con più
facilità migliore aiuto.
Il medesimo Nicola diede l'anno 1240 il disegno della chiesa di S.
Jacopo di Pistoia, e vi mise a lavorare di musaico alcuni maestri
toscani i quali feciono la volta della nicchia, la quale, ancor che in
que' tempi fusse tenuta così dificile e di molta spesa, noi più tosto
muove oggi a riso et a compassione che a maraviglia; e tanto più che
cotale disordine, il quale procedeva dal poco disegno, era non solo in
Toscana, ma per tutta Italia, dove molte fabriche et altre cose che si
lavoravano senza modo e senza disegno, fanno conoscere non meno
la povertà degli ingegni loro, che le smisurate ricchezze male spese
dagli uomini di quei tempi, per non avere avuto maestri che con
buona maniera conducessino loro alcuna cosa che facessero.
Nicola, dunque, per l'opere che faceva di scultura e d'architettura
andava sempre acquistando miglior nome, che non faccevano gli
scultori et architetti che allora lavoravano in Romagna; come si può
vedere in S. Ipolito e S. Giovanni di Faenza, nel Duomo di Ravenna, in
S. Francesco, e nelle case de' Traversari e nella chiesa di Porto, et in
Arimini nell'abitazione del Palazzo Publico, nelle case de' Malatesti, et
in altre fabriche, le quali sono molto peggiori che gl'edifizii vecchi fatti
ne' medesimi tempi in Toscana. E quello che si è detto di Romagna, si
può dire anco con verità d'una parte di Lombardia. Veggiasi il Duomo
di Ferrara e l'altre fabriche fatte dal marchese Azzo, e si conoscerà
così essere il vero, e quanto siano differenti dal Santo di Padova,
fatto col modello di Nicola, e dalla chiesa de' frati minori in Venezia,
fabriche amendue magnifiche et onorate.