Page 162 - Giorgio Vasari
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della Vacca, alta cinquanta braccia, per uso della campana grossa, et
               insieme  con  essa  alcune  case  comperate  dal  Comune  per  cotale
               edifizio.  Per  le  quali  cagioni  niuno  maravigliare  si  dee,  se  il
               fondamento  del  palazzo  è  bieco  e  fuor  di  squadra,  essendo  stato
               forza, per accomodar la torre nel mezzo e renderla più forte, fasciarla

               intorno  colle  mura  del  palazzo,  le  quali  da  Giorgio  Vasari  pittore  e
               architetto essendo state scoperte l'anno 1561 per rassettare il detto
               palazzo al tempo del duca Cosimo, sono state trovate bonissime.

               Avendo  dunque  Arnolfo  ripiena  la  detta  torre  di  buona  materia,  ad
               altri maestri fu poi facile farvi sopra il campanile altissimo che oggi vi

               si  vede,  non  avendo  egli  in  termine  di  due  anni  finito  se  non  il
               palazzo, il quale poi di tempo in tempo ha ricevuto que' miglioramenti
               che lo fanno esser oggi di quella grandezza e maestà che si vede.

               Dopo  le  quali  tutte  cose  e  altre  molte  che  fece  Arnolfo,  non  meno
               commode e utili che belle, essendo d'anni settanta, morì nel 1300 nel
               tempo  a  punto  che  Giovanni  Villani  cominciò  a  scrivere  l'istorie

               universali de' tempi suoi. E perché lasciò non pure fondata S. Maria
               del Fiore, ma voltate con sua molta gloria le tre principali tribune di
               quella, che sono sotto la cupola, meritò che di sé fusse fatto memoria
               in  sul  canto  della  chiesa  dirimpetto  al  campanile,  con  questi  versi

               intagliati in marmo con lettere tonde:



               Annis millenis centum bis octonogenis
               venit legatus Roma bonitate dotatus,

               qui lapidem fixit fundo simul et benedixit,

               praesule Francisco gestante pontificatum.

               Istud ab Arnolfo templum fuit aedificatum.

               Hoc opus insigne decorans Florentia digne

               Reginae caeli construxit mente fideli,

               quam tu, Virgo pia, semper defende Maria.


               Di questo Arnolfo avemo scritta, con quella brevità che si è potuta
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