Page 1614 - Giorgio Vasari
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insino a' nostri, pensarono con questa occasione di raviarla e
rimetterla su. E perché era la detta Compagnia dall'altar maggiore
sopra detto stata traportata (come si dirà nella vita di Iacopo di
Casentino) sotto le volte del medesimo spedale in sul canto della via
della Pergola, e di lì poi era stata ultimamente levata e tolta loro da
don Isidoro Montaguti spedalingo di quel luogo, ella si era quasi del
tutto dismessa e più non si ragunava. Avendo, dico, il frate, maestro
Zacheria e Giorgio discorso sopra lo stato di detta Compagnia
lungamente, poi che il frate ebbe parlato di ciò col Bronzino,
Francesco San Gallo, Amannato, Vincenzio de' Rossi, Michel di Ridolfo
et altri molti scultori e pittori de' primi, e manifestato loro l'animo
suo, venuta la mattina della Santissima Trinità, furono tutti i più nobili
et eccellenti artefici dell'arte del disegno in numero di quarantotto
ragunati nel detto capitolo, dove si era ordinato una bellissima festa
e dove già era finita la detta sepoltura e l'altare tirato tanto innanzi,
che non mancavano se non alcune figure che v'andavano di marmo.
Quivi, detta una solennissima messa, fu fatta da un di que' padri una
bell'orazione in lode di fra' Giovann'Agnolo e della magnifica liberalità
che egli faceva alla Compagnia detta, donando loro quel capitolo,
quella sepoltura e quella cappella. Della quale, acciò pigliassero il
possesso, conchiuse essersi già ordinato che il corpo del Puntormo, il
quale era stato posto in un deposito nel primo chiostretto della
Nunziata, fusse primo di tutti messo in detta sepoltura. Finita dunque
la messa e l'orazione, andati tutti in chiesa dove in una bara erano
l'ossa del detto Puntormo, postolo sopra le spalle de' più giovani, con
una falcola per uno et alcune torce, girando intorno la piazza il
portarono nel detto capitolo, il quale dove prima era parato di panni
d'oro, trovarono tutto nero, e pieno di morti dipinti et altre cose
simili. E così fu il detto Puntormo collocato nella nuova sepoltura.
Licenziandosi poi la Compagnia, fu ordinata la prima tornata per la
prossima domenica, per dar principio, oltre al corpo della Compagnia,
a una scelta de' migliori e creato un'accademia, con l'aiuto della
quale chi non sapeva imparasse, e chi sapeva, mosso da onorata e
lodevole concorrenza, andasse maggiormente acquistando.
Giorgio intanto, avendo di queste cose parlato col Duca e pregatolo a