Page 1551 - Giorgio Vasari
P. 1551

VITA DI GIOVANNI DA UDINE PITTORE



               In  Udine,  città  del  Friuli,  un  cittadino  chiamato  Giovanni,  della
               famiglia  di  Nani,  fu  il  primo  che  di  loro  attendesse  all'esercizio  del
               ricamare,  nel  quale  il  seguitarono  poi  i  suoi  discendenti  con  tanta
               eccellenza,  che  non  più  de'  Nani  fu  detta  la  loro  casata,  ma  de'

               Ricamatori.  Di  costoro  dunque  un  Francesco  che  visse  sempre  da
               onorato cittadino, attendendo alle cacce et altri somiglianti esercizii,
               ebbe un figliuolo l'anno 1494 al quale pose nome Giovanni, il quale,
               essendo  ancor  putto,  si  mostrò  tanto  inclinato  al  disegno,  che  era

               cosa maravigliosa; perciò che seguitando la caccia e l'ucellare dietro
               al  padre,  quando  avea  tempo  ritraeva  sempre  cani,  lepri,  capri  et
               insomma tutte le sorti d'animali e d'uccelli che gli venivano alle mani.
               Il  che  faceva  per  sì  fatto  modo  che  ognuno  ne  stupiva.  Questa

               inclinazione veggendo Francesco suo padre, lo condusse a Vinezia e
               lo pose a imparare l'arte del disegno con Giorgione da Castelfranco,
               col  quale  dimorando  il  giovane,  sentì  tanto  lodare  le  cose  di
               Michelagnolo  e  Raffaello,  che  si  risolvé  d'andare  a  Roma  ad  ogni

               modo.  E  così,  avuto  lettere  di  favore  da  Domenico  Grimano
               amicissimo di suo padre a Baldassarri Castiglioni segretario del Duca
               di Mantoa et amicissimo di Raffaello da Urbino, se n'andò là dove da
               esso  Castiglioni  essendo  accommodato  nella  scuola  de'  giovani  di

               Raffaello, apprese ottimamente i principii dell'arte, il che è di grande
               importanza,  perciò  che  quando  altri  nel  cominciare  piglia  cattiva
               maniera,  rade  volte  adiviene  ch'ella  si  lasci  senza  difficultà  per
               apprenderne  una  migliore.  Giovanni  adunque,  essendo  stato

               pochissimo in Vinezia sotto la disciplina di Giorgione, veduto l'andar
               dolce,  bello  e  grazioso  di  Raffaello,  si  dispose  come  giovane  di
               bell'ingegno a volere a quella maniera attenersi per ogni modo; onde,
               alla  buona  intenzione  corrispondendo  l'ingegno  e  la  mano,  fece  tal

               frutto, che in brevissimo tempo seppe tanto bene disegnare e colorire
               con grazia e facilità, che gli riusciva contrafare benissimo, per dirlo in
               una parola, tutte le cose naturali, d'animali, di drappi, d'instrumenti,
   1546   1547   1548   1549   1550   1551   1552   1553   1554   1555   1556