Page 1549 - Giorgio Vasari
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poi in guisa oppresso dalle gotte, che e' stava sempre in casa o si
facea portare sopra una seggiola, nondimeno portò sempre con molta
pacienza quella indisposizione et alcune disaventure de' figliuoli. E
portando così vecchio grande amore alle cose dell'arte, voleva
intendere et alcuna volta vedere quelle cose che sentiva molto lodare
di fabbriche, di pitture et altre cose simili che giornalmente si
facevano. Et un giorno che il signor Duca era fuor di Fiorenza, fattosi
portare sopra la sua seggiola in palazzo, vi desinò e stette tutto quel
giorno a guardare quel palazzo tanto avolto e rimutato da quello che
già era, che egli non lo riconosceva; e la sera nel partirsi disse: "Io
moro contento però che potrò portar nuova di là ai nostri artefici
d'avere veduto risuscitare un morto, un brutto divenir bello et un
vecchio ringiovenito".
Visse Ridolfo anni settantacinque e morì l'anno 1560, e fu sepolto,
dove i suoi maggiori, in Santa Maria Novella. E Michele suo creato, il
quale come ho detto, non è chiamato altrimenti che Michele di
Ridolfo, ha fatto dopo che Ridolfo lasciò l'arte, tre grandi archi a
fresco sopra alcune porte della città di Firenze, a S. Gallo la Nostra
Donna, S. Giovanni Battista e San Cosimo, che son fatte con
bellissima pratica; alla porta al Prato altre figure simili, et alla porta
alla Croce la Nostra Donna, S. Giovanni Battista e Santo Ambrogio, e
tavole e quadri senza fine, fatti con buona pratica. Et io per la sua
bontà e sufficienza l'ho adoperato più volte, insieme con altri,
nell'opere di palazzo, con mia molta sodisfazione e d'ognuno; ma
quello che in lui mi piace sommamente, oltre all'essere egli
veramente uomo da bene, costumato e timorato di Dio, si è che ha
sempre in bottega buon numero di giovinetti ai quali insegna con
incredibile amorevolezza. Fu anco discepolo di Ridolfo Carlo Portegli
da Loro di Valdarno disopra, di mano del quale sono in Fiorenza
alcune tavole et infiniti quadri: in Santa Maria Maggiore, in Santa
Felicita, nelle monache di Monticelli et in Cestello la tavola della
capella de' Baldesi a man ritta all'entrare in chiesa, nella quale è il
martirio di Santo Romolo vescovo di Fiesole.
IL FINE DELLA VITA DI RIDOLFO GRILLANDAI, PITTORE FIORENTINO