Page 1548 - Giorgio Vasari
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monache di San Iacopo dalle Murate feciono un tavola per il vescovo
               di Cortona de' Bonafé; e dentro al monasterio delle donne di Ripoli, in
               un'altra tavola la Nostra Donna e certi Santi; alla capella de' Segni
               sotto l'organo, nella chiesa di Santo Spirito, fecero similmente in una
               tavola la Nostra Donna, Sant'Anna e molti altri Santi. Alla Compagnia

               de' Neri, in un quadro, la decollazione di S. Giovanni Battista, et in
               borgo S. Friano alle monachine, in una tavola, la Nunziata. A Prato in
               S.  Rocco,  in  un'altra,  dipinsero  S.  Rocco,  San  Bastiano  e  la  Nostra

               Donna in mezzo. Parimente nella Compagnia di S. Bastiano, a lato a
               S. Iacopo sopr'Arno, fecero una tavola, dentrovi la Nostra Donna, S.
               Bastiano e S. Iacopo; et a S. Martino alla Palma un'altra, e finalmente
               al signor Alessandro Vitelli, in un quadro che fu mandato a Città di
               Castello, una Sant'Anna che fu posta in San Fiordo alla capella di quel

               signore.  Ma  perché  furono  infinite  l'opere  et  i  quadri  che  uscirono
               dalla bottega di Ridolfo e molto più i ritratti di naturale, dirò solo che
               da lui fu ritratto il signor Cosimo de' Medici quando era giovinetto,

               che fu bellissima opera e molto somigliante al vero; il qual quadro si
               serba  ancor  oggi  nella  guardaroba  di  sua  eccellenza.  Fu  Ridolfo
               spedito e presto dipintore in certe cose e particolarmente in apparati
               di feste; onde fece nella venuta di Carlo V imperadore a Fiorenza, in
               dieci  giorni,  un  arco  al  canto  alla  Cuculia,  et  un  altro  arco  in

               brevissimo  tempo  alla  porta  al  Prato  nella  venuta  dell'illustrissima
               signora duchessa Leonora, come si dirà nella vita di Battista Franco.
               Alla  Madonna  di  Vertigli,  luogo  de'  monaci  di  Camaldoli  fuor  della

               terra del Monte San Savino, fece Ridolfo, avendo seco il detto Battista
               Franco e Michele, in un chiostretto tutte le storie della vita di Giosef
               di chiaro scuro; in chiesa le tavole dell'altar maggiore et a fresco una
               visitazione di Nostra Donna che è bella quanto altra opera in fresco
               che  mai  facesse  Ridolfo.  Ma  sopra  tutto  fu  bellissima  figura

               nell'aspetto venerando del volto il San Romualdo che è al detto altar
               maggiore;  vi  fecero  anco  altre  pitture,  ma  basti  avere  di  queste
               ragionato. Dipinse Ridolfo nel palazzo del duca Cosimo nella camera

               verde una volta di grottesche e nelle facciate alcuni paesi, che molto
               piacquero al Duca. Finalmente invecchiato Ridolfo si viveva assai lieto
               avendo  le  figliuole  maritate  e  veggendo  i  maschi  assai  bene  aviati
               nelle cose della mercatura in Francia et in Ferrara. E se bene si trovò
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