Page 1443 - Giorgio Vasari
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ancora et altri ornamenti di quell'opera. Nelle quali commessioni si
               portò  il  Mosca  molto  bene,  e,  che  fu  più,  condusse  di  sua  mano
               perfettamente  molte  cose  et  in  particolare  alcuni  putti  tondi  di
               marmo che sono in sui frontespizii delle porte, e, se bene ve ne sono
               anco di mano di Simon Cioli, i migliori, che sono rarissimi, son tutti

               del Mosca. Fece similmente tutti i festoni di marmo che sono a torno
               a tutta quell'opera, con bellissimo artifizio e con graziosissimi intagli e
               degni di ogni lode. Onde non è maraviglia se sono amirati et in modo

               stimati questi lavori, che molti artefici da' luoghi lontani si sono partiti
               per andargli a vedere.

               Antonio da San Gallo adunque, conoscendo quanto il Mosca valesse in
               tutte  le  cose  importanti,  se  ne  serviva  con  animo.  Un  giorno,
               porgendosegli  l'occasione  di  remunerarlo  e  fargli  conoscere  quanto
               amasse  la  virtù  di  lui,  perché  essendo,  dopo  la  morte  di  papa

               Clemente,  creato  sommo  pontefice  Paulo  Terzo  Farnese,  il  quale
               ordinò, essendo rimasa la bocca del pozzo d'Orvieto imperfetta, che
               Antonio n'avesse cura, esso Antonio vi condusse il Mosca acciò desse
               fine a quell'opera, la quale aveva qualche difficultà et in particulare

               nell'ornamento  delle  porte,  perciò  che,  essendo  tondo  il  giro  della
               bocca,  colmo  di  fuori  e  dentro  voto,  que'  due  circoli  contendevano
               insieme  e  facevano  difficoltà  nell'accomodare  le  porte  quadre  con
               l'ornamento  di  pietra.  Ma  la  virtù  di  quell'ingegno  pellegrino  di

               Simone accomodò ogni cosa e condusse il tutto con tanta grazia e
               perfezzione,  che  niuno  s'avede  che  mai  vi  fusse  difficultà.  Fece
               dunque il finimento di questa bocca e l'orlo di macigno et il ripieno di
               mattoni,  con  alcuni  epitaffi  di  pietra  bianca  bellissimi  et  altri

               ornamenti, riscontrando le porte del pari; vi fece anco l'arme di detto
               papa Paulo Farnese di marmo, anzi, dove prima erano fatte di palle
               per papa Clemente che aveva fatto quell'opera, fu forzato il Mosca, e
               gli riuscì benissimo, a fare delle palle di rilievo, gigli, e così a mutare

               l'arme  de'  Medici  in  quella  di  casa  Farnese,  non  ostante,  come  ho
               detto (così vanno le cose del mondo), che di cotanto magnifica opera
               e regia fusse stato autore papa Clemente Settimo, del quale non si
               fece, in quest'ultima parte e più importante, alcuna menzione. Mentre

               che Simone attendeva a finire questo pozzo, gl'Operai di Santa Maria
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