Page 1425 - Giorgio Vasari
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Firenze, non lasciò per questo di frequentare assai quel luogo et
andare e venire continuamente dalla Certosa alla città. E così
seguitando sodisfece in molte cose a que' padri, e fra l'altre fece in
chiesa, sopra una delle porte che entrano nelle capelle, in una figura
dal mezzo in su, il ritratto d'un frate converso di quel monasterio, il
quale allora era vivo et aveva centoventi anni, tanto bene e
pulitamente fatta, con vivacità e prontezza, ch'ella merita che per lei
sola si scusi il Puntormo della stranezza e nuova ghiribizzosa maniera
che gli pose adosso quella solitudine e lo star lontano dal comerzio
degl'uomini. Fece oltre ciò, per la camera del priore di quel luogo, in
un quadro la Natività di Cristo, fingendo che Giuseppo nelle tenebre
di quella notte faccia lume a Gesù Cristo con una lanterna, e questo
per stare in sulle medesime invenzioni e capricci che gli mettevano in
animo le stampe tedesche; né creda niuno che Iacopo sia da
biasimare perché egli imitasse Alberto Duro nell'invenzioni, perciò che
questo non è errore e l'hanno fatto e fanno continuamente molti
pittori, ma perché egli tolse la maniera stietta tedesca in ogni cosa,
ne' panni, nell'aria delle teste e l'attitudini, il che doveva fuggire e
servirsi solo dell'invenzioni, avendo egli interamente con grazia e
bellezza la maniera moderna. Per la forestiera de' medesimi padri
fece in un gran quadro di tela colorita a olio, senza punto affaticare o
sforzare la natura, Cristo a tavola con Cleofas e Luca grandi quanto il
naturale, e perciò che in quest'opera seguitò il genio suo, ella riuscì
veramente maravigliosa, avendo massimamente, fra coloro che
servono a quella mensa, ritratto alcuni conversi di que' frati, i quali ho
conosciuto io, in modo che non possono essere né più vivi né più
pronti di quel che sono.
Bronzino intanto, cioè mentre il suo maestro faceva le sopra dette
opere nella Certosa, seguitando animosamente i studi della pittura e
tuttavia dal Puntormo, che era de' suoi discepoli amorevole,
inanimito, fece, senza aver mai più veduto colorire a olio, in sul muro
sopra la porta del chiostro che va in chiesa, dentro sopra un arco, un
S. Lorenzo ignudo in sulla grata, in modo bello, che si cominciò a
vedere alcun segno di quell'eccellenza nella quale è poi venuto, come
si dirà a suo luogo; la qual cosa a Iacopo, che già vedeva dove