Page 1406 - Giorgio Vasari
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chi trovò certe usanze che tengono (diceva egli) gl'uomini schiavi in
catena. Che è più, egli gridava che voleva andarsi con Dio e per ogni
modo tornarsene a S. Giustino, dove era lasciato vivere a suo modo,
e dove non avea tante servitù. E fu una passione racconsolarlo.
Piacevagli il ragionar poco et amava che altri in favellando fusse
breve, in tanto che non che altro arebbe voluto i nomi proprii
degl'uomini brevissimi, come quello d'uno schiavo che aveva Messer
Sforza, il quale si chiamava M... "Oh questi", dicea Cristofano, "son
be' nomi, e non Giovan Francesco e Giovan Antonio, che si pena
un'ora a pronunziarli." E perché era grazioso di natura e diceva
queste cose in quel suo linguaggio borghese, arebbe fatto ridere il
pianto.
Si dilettava d'andare il dì delle feste dove si vendevono leggende e
pitture stampate et ivi si stava tutto il giorno; e, se ne comperava
alcuna, mentre andava l'altre guardando le più volte le lasciava in
qualche luogo, dove si fusse appoggiato. Non volle mai, se non
forzato, andare a cavallo ancor che fusse nato nella sua patria
nobilmente e fusse assai ricco. Finalmente essendo morto
Borgognone suo fratello e dovendo egli andare al Borgo, il Vasari, che
aveva riscosso molti danari delle sue provisioni e serbatigli, gli disse:
"Io ho tanti danari di vostro: è bene che gli portiate con esso voi, per
servirvene ne' vostri bisogni". Rispose Cristofano: "Io non vo' danari,
pigliategli per voi, che a me basta la grazia di starvi appresso e di
vivere e morire con esso voi". "Io non uso", replicò il Vasari, "servirmi
delle fatiche altrui; se non gli volete, gli manderò a Guido vostro
padre." "Cotesto non fate voi", disse Cristofano "perciò che gli
manderebbe male, come è il solito suo." In ultimo avendogli presi se
n'andò al Borgo indisposto e con mala contenteza d'animo, dove
giunto, il dolore della morte del fratello, il quale amava infinitamente,
et una crudele scolatura di rene, in pochi giorni, avuti tutti i
Sacramenti della chiesa, si morì, avendo dispensato a' suoi di casa et
a molti poveri que' danari che aveva portato, affermando poco anzi la
morte che ella per altro non gli doleva se non perché lasciava il
Vasari in troppo grandi impacci e fatiche, quanti erano quelli a che
aveva messo mano nel palazzo del Duca. Non molto dopo avendo sua