Page 1398 - Giorgio Vasari
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continovamente negli studii dell'arte (perciò che non disegnava mai,
se non quando aveva a mettere in opera) et avesse seguitato
animosamente le cose dell'arte, non arebbe avuto pari, veggendosi
che la pratica, il giudizio e la memoria gli facevano in modo condurre
le cose senza altro studio, che egli superava molti che invero ne
sapevano più di lui. Né si può credere con quanta pratica e prestezza
egli conducesse i suoi lavori, e quando si piantava a lavorare e fusse
di che tempo si volesse, sì gli dilettava, che non levava mai capo dal
lavoro, onde altri si poteva di lui promettere ogni gran cosa. Era oltre
ciò tanto grazioso nel conversare e burlare mentre che lavorava, che
il Vasari stava tal volta dalla mattina fino alla sera in sua compagnia
lavorando, senza che gli venisse mai a fastidio. Condusse Cristofano
questa facciata in pochi mesi, senzaché tal volta stette alcune
settimane senza lavorarvi, andando al Borgo a vedere e godere le
cose sue. Né voglio che mi paia fatica raccontare gli spartimenti e
figure di quest'opera, la quale potrebbe non aver lunghissima vita,
per esser all'aria e molto sottoposta ai tempi fortunosi: né era a
fatica fornita, che da una terribile pioggia e grossissima grandine fu
molto offesa, et in alcuni luoghi scalcinato il muro. Sono adunque in
questa facciata tre spartimenti: il primo è, per cominciarmi, da basso,
dove sono la porta principale e le due finestre; il secondo è dal detto
davanzale insino a quello del secondo finestrato, et il terzo è dalle
dette ultime finestre insino alla cornice del tetto. E sono oltre ciò in
ciascun finestrato sei finestre, che fanno sette spazii, e secondo
quest'ordine fu divisa tutta l'opera per dirittura dalla cornice del tetto
infino a terra. A canto dunque alla cornice del tetto è in prospettiva
un cornicione con mensole che risaltano sopra un fregio di putti, sei
de' quali per la larghezza della facciata stanno ritti, cioè sopra il
mezzo dell'arco di ciascuna finestra uno, e sostengono con le spalle
festoni bellissimi di frutti, frondi e fiori che vanno da l'uno all'altro, i
quali fiori e frutti sono di mano in mano secondo le stagioni e
secondo l'età della vita nostra, quivi dipinta. Similmente in sul mezzo
de' festoni, dove pendono, sono altri puttini in diverse attitudini.
Finita questa fregiatura, in fra i vani delle dette finestre di sopra in
sette spazii che vi sono si feciono i sette pianeti con i sette segni
celesti sopra loro per finimento et ornamento; sotto il davanzale di