Page 1153 - Giorgio Vasari
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da donne; mandò fuori similmente un San Giorgio che amazza il
serpente, un Cristo che sta innanzi a Pilato mentre si lava le mani, et
un transito di Nostra Donna assai grande, dove sono tutti gl'Apostoli.
E questa fu delle maggiori carte che mai intagliasse costui. In un'altra
fece Santo Antonio battuto dai diavoli e portato in aria da una infinità
di loro in le più varie bizzarre forme che si possino imaginare, la
quale carta tanto piacque a Michelagnolo, essendo giovinetto, che si
mise a colorirla.
Dopo questo Martino, cominciò Alberto Duro in Anversa, con più
disegno e miglior giudizio, e con più belle invenzioni, a dare opera
alle medesime stampe, cercando d'imitar il vivo e d'accostarsi alle
maniere italiane, le quali egli sempre apprezzò assai. E così, essendo
giovanetto, fece molte cose che furono tenute belle quanto quelle di
Martino, e le intagliava di sua man propria, segnandole col suo nome.
E l'anno 1503 mandò fuori una Nostra Donna piccola, nella quale
superò Martino e se stesso; et appresso, in molte altre carte, cavalli,
a due cavalli per carta, ritratti dal naturale e bellissimi; et in un'altra
il figliuol prodigo, il quale, stando a uso di villano ginocchioni con la
mani incrocicchiate, guarda il cielo, mentre certi porci mangiano in un
trogolo: et in questa sono capanne a uso di ville tedesche, bellissime.
Fece un San Bastiano piccolo, legato con le braccia in alto, et una
Nostra Donna che siede col Figliuolo in collo, et un lume di finestre gli
dà addosso, che per cosa piccola non si può vedere meglio. Fece una
femina alla fiaminga a cavallo con uno staffiere a' piedi. Et in un rame
maggiore intagliò una ninfa portata via da un mostro marino, mentre
alcun'altre ninfe si bagnano. Della medesima grandezza intagliò con
sottilissimo magisterio, trovando la perfezzione et il fine di quest'arte,
una Diana che bastona una ninfa, la quale si è messa per essere
difesa in grembo a un satiro; nella quale carta volle Alberto mostrare
che sapeva fare gl'ignudi.
Ma ancora che questi maestri fussero allora in que' paesi lodati, ne'
nostri le cose loro sono per la diligenza solo dell'intaglio, l'opere loro
comendate. E voglio credere che Alberto non potesse per aventura
far meglio, come quello che non avendo commodità d'altri, ritraeva,
quando aveva a fare ignudi, alcuno de' suoi garzoni, che dovevano