Page 1140 - Giorgio Vasari
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VITE DI VALERIO VICENTINO, DI GIOVANNI DA CASTEL
BOLOGNESE, DI MATTEO DAL NASARO VERONESE E D'ALTRI
ECCELLENTI INTAGLIATORI DI CAMEI E GIOIE
Da che i Greci negl'intagli delle pietre orientali furono così divini, e ne'
camei perfettamente lavorarono, per certo mi parrebbe fare non
piccolo errore, se io passassi con silenzio coloro che quei maravigliosi
ingegni hanno nell'età nostra imitato. Conciò sia che niuno è stato fra
i moderni passati, secondo che si dice, che abbia passato i detti
antichi di finezza e di disegno in questa presente e felice età, se non
questi che qui di sotto conteremo. Ma prima che io dia principio, mi
convien fare un discorso breve sopra questa arte dell'intagliar le
pietre dure e le gioie, la quale doppo le rovine di Grecia e di Roma
ancora loro si perderono insieme con l'altre parti del disegno.
Queste opere dello intagliare in cavo e di rilievo, se n'è visto
giornalmente in Roma trovarsi spesso fra le rovine: cammei e
corgniole, sardoni et altri eccellentissimi intagli, e molti e molti anni
stette persa, che non si trovava chi vi attendesse; e se bene si faceva
qualche cosa, non erono di maniera che se ne dovessi far conto, e per
quanto se n'ha cognizione, non si trova che si cominciasse a far bene,
e dar nel buono, se non nel tempo di papa Martino V e di Paolo II. Et
andò crescendo di mano in mano per fino che 'l Magnifico Lorenzo de'
Medici, il quale si dilettò assai degli intagli de' cammei antichi, e fra
lui e Piero suo figliuolo ne ragunarono gran quantità, e
massimamente calcidoni, corgniuole et altra sorte di pietre intagliate,
rarissime, le quali erano con diverse fantasie dentro, che furono
cagione che per metter l'arte nella loro città e' conducessino di diversi
paesi maestri che, oltra al rassettar loro queste pietre, gli condussono
dell'altre cose rare in quel tempo.
Imparò da questi, per mezzo del Magnifico Lorenzo, questa virtù
dell'intaglio in cavo un giovane fiorentino chiamato Giovanni delle
Corgniuole, il quale ebbe questo cognome perché le intagliò
eccellentemente, come fa testimonio infinite che se ne veggono di
suo, grandi e piccole, ma particolarmente una grande, dove egli fece