Page 1137 - Giorgio Vasari
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intagliatori per cura di Giuliano, e dopo tanto ben murate, che non è
               possibile vedere le più belle commettiture, e quadre tutte. Nel che
               fare  si  può  Giuliano  celebrare  per  eccellentissimo;  e  quest'opera,
               come si dirà a suo luogo, fu finita in cinque mesi, con una aggiunta,
               da Giorgio Vasari aretino. Giuliano intanto, non lasciando la bottega,

               attendeva  insieme  con  i  fratelli  a  fare  di  molte  opere  di  quadro  e
               d'intaglio, et a far tirare inanzi il pavimento di Santa Maria del Fiore.
               Nel  qual  luogo,  perché  si  trovava  capomaestro  et  architettore,  fu

               ricerco dal medesimo Bandinello di far piante in disegno e modelli di
               legno sopra alcune fantasie di figure et altri ornamenti, per condurre
               di  marmo  l'altar  maggiore  di  detta  Santa  Maria  del  Fiore.  Il  che
               Giuliano fece volentieri, come buonaria persona e da bene, e come
               quello che tanto si dilettava dell'architettura, quanto la spregiava il

               Bandinello; essendo anco a ciò tirato dalle promesse d'utili e d'onori,
               che  esso  Bandinello  largamente  faceva.  Giuliano  dunque,  messo
               mano al detto modello, lo ridusse assai conforme a quello che già era

               semplicemente stato ordinato dal Brunellesco, salvo che Giuliano lo
               fece  più  ricco,  radoppiando  con  le  colonne  l'arco  disopra,  il  quale
               condusse a fine. Essendo poi questo modello et insieme molti disegni
               portato dal Bandinello al duca Cosimo, sua eccellenza illustrissima si
               risolvé  con  animo  regio  a  fare  non  pure  l'altare,  ma  ancora

               l'ornamento  di  marmo,  che  va  intorno  al  coro,  secondo  che  faceva
               l'ordine vecchio a otto faccie, con quegli ornamenti ricchi con i quali è
               stato poi condotto, conforme alla grandezza e magnificenza di quel

               tempio. Onde Giuliano con l'intervento del Bandinello diede principio
               a detto coro; senza alterar altro che l'entrata principale di quello, la
               qual  è  dirimpetto  al  detto  altare,  e  la  quale  egli  volle  che  fusse  a
               punto et avesse il medesimo arco et ornamento che il proprio altare.
               Fece  parimente  due  altri  archi  simili,  che  vengono  con  l'entrata  e

               l'altare  a  far  croce;  e  questi  per  due  pergami  come  aveva  anco  il
               vecchio, per la musica et altri bisogni del coro e dell'altare. Fece in
               questo coro Giuliano un ordine ionico attorno all'otto faccie; et in ogni

               angolo pose un pilastro che si ripiega la metà, et in ogni faccia uno; e
               perché diminuiva al punto ogni pilastro che voltava al centro, veniva
               di dentro strettissimo e ripiegato, e dalla banda di fuori acuto e largo.
               La quale invenzione non fu molto lodata, né approvata per cosa bella
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