Page 1076 - Giorgio Vasari
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anno nella mostra dell'Ascensione. Et invero ella merita di essere
celebrata per disegno, per artificio e per colorito, et insomma per
essere di tutta perfezzione, più che qual si voglia altra opera che da
pittore viniziano fusse stata insino a quel tempo lavorata; perché,
oltre all'altre cose, vi si vede dentro un girar d'occhi sì fatto che
Lionardo da Vinci e Michelagnolo Buonarroti non averebbono
altrimenti operato. Ma è meglio tacere la grazia, la gravità e l'altre
parti che in questo ritratto si veggono, perché non si può tanto dire
della sua perfezzione, che più non meriti. E se la sorte avessi voluto
che il Palma, dopo quest'opera, si fusse morto, egli solo portava il
vanto d'aver passato tutti coloro che noi celebriamo per ingegni rari e
divini; là dove la vita, che durando lo fece operare, fu cagione che
non mantenendo il principio che avea preso, venne a diminuire tutto
quello che infiniti pensarono che dovesse accrescere. Finalmente,
bastandogli che una o due opere perfette gli levassero il biasimo in
parte che gli averebbono l'altre acquistato, si morì d'anni quarantotto
in Vinezia.
Fu compagno et amico del Palma, Lorenzo Lotto pittor vineziano, il
quale avendo imitato un tempo la maniera de' Bellini, s'appiccò poi a
quella di Giorgione, come ne dimostrano molti quadri e ritratti che in
Vinezia sono per le case de' gentiluomini. In casa d'Andrea Odoni è il
suo ritratto di mano di Lorenzo, che è molto bello. Et in casa
Tommaso da Empoli fiorentino è un quadro d'una Natività di Cristo,
finta in una notte, che è bellissimo, massimamente perché vi si vede
che lo splendore di Cristo con bella maniera illumina quella pittura,
dove è la Madonna ginocchioni, et in una figura intera, che adora
Cristo, ritratto Messer Marco Loredano. Ne' frati carmelitani fece il
medesimo in una tavola San Niccolò sospeso in aria et in abito
pontificale con tre Angeli, et a piedi Santa Lucia e San Giovanni, in
alto certe nuvole et abbasso un paese bellissimo con molte figurette
et animali in varii luoghi. Da un lato è San Giorgio a cavallo che
amazza il serpente, e poco lontana la donzella, con una città
appresso et un pezzo di mare. In San Giovanni e Paulo, alla capella di
Santo Antonio arcivescovo di Firenze, fece Lorenzo in una tavola esso
Santo a sedere con due ministri preti, e da basso molta gente.