Page 1075 - Giorgio Vasari
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quale si vede finto dal Palma una orribile tempesta di mare et alcune

               barche combattute dalla furia de' venti, fatte con molto giudicio e con
               belle  considerazioni,  sì  come  è  anco  un  gruppo  di  figure  in  aria  e
               diverse forme di demoni, che soffiano a guisa di venti nelle barche
               che,  andando  a  remi  e  sforzandosi  con  varii  modi  di  rompere

               l'inimiche  et  altissime  onde,  stanno  per  somergersi.  Insomma
               quest'opera, per vero dire, è tale e sì bella per invenzione e per altro,
               che pare quasi impossibile che colore o pennello adoperati da mani

               anco eccellenti, possino esprimere alcuna cosa più simile al vero o più
               naturale,  atteso  che  in  essa  si  vede  la  furia  de'  venti,  la  forza  e
               destrezza degl'uomini, il moversi dell'onde, i lampi e baleni del cielo,
               l'acqua  rotta  dai  remi  e  i  remi  piegati  dall'onde  e  dalla  forza  de'
               vogadori. Che più? Io per me non mi ricordo aver mai veduto la più

               orrenda  pittura  di  quella,  essendo  talmente  condotta,  e  con  tanta
               osservanza nel disegno, nell'invenzione e nel colorito, che pare che
               tremi la tavola, come tutto quello che vi è dipinto fusse vero. Per la

               quale  opera  merita  Iacopo  Palma  grandissima  lode,  e  di  essere
               annoverato  fra  quegli  che  posseggono  l'arte  et  hanno  in  poter  loro
               facultà d'esprimere nelle pitture le difficultà dei loro concetti. Conciò
               sia  che,  in  simili  cose  difficili,  a  molti  pittori  vien  fatto  nel  primo
               abbozzare l'opera, come guidati da un certo forore, qualche cosa di

               buono  e  qualche  fierezza,  che  vien  poi  levata  nel  finire  e  tolto  via
               quel  buono  che  vi  aveva  posto  il  furore.  E  questo  avviene  perché
               molte volte chi finisce considera le parti e non il tutto di quello che fa,

               e  va  (rafreddandosi  gli  spiriti)  perdendo  la  vena  della  fierezza.  Là
               dove costui stette sempre saldo nel medesimo proposito, e condusse
               a  perfezzione  il  suo  concetto,  che  gli  fu  allora,  e  sarà  sempre,
               infinitamente lodato.

               Ma senza dubbio, come che molte siano e molto stimate tutte l'opere
               di costui, quella di tutte l'altre è migliore e certo stupendissima, dove

               ritrasse, guardandosi in una spera, se stesso di naturale, con alcune
               pelli di camello intorno a certi ciuffi di capegli tanto vivamente che
               non si può meglio immaginare; perciò che poté tanto lo spirito del
               Palma in questa cosa particolare, che egli la fece miracolosissima e

               fuor di modo bella, come afferma ognuno, vedendosi ella quasi ogni
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