Page 1023 - Giorgio Vasari
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di quella facilità, che oggi usano gl'artefici nelle cose loro.
Fecero ancora molte camere e fregi per molte case di Roma, coi colori
a fresco et a tempera lavorati, le quali opere erano da essi esercitate
per pruova, perché mai a' colori non poterono dare quella bellezza,
che di continuo diedero alle cose di chiaro e scuro, o in bronzo, o in
terretta, come si vede ancora nella casa che era del cardinale di
Volterra da Torre Sanguigna. Nella faccia della quale fecero un
ornamento di chiaro scuro bellissimo, e dentro alcune figure colorite,
le quali son tanto mal lavorate e condotte, che hanno deviato dal
primo essere il disegno buono ch'eglino avevano. E ciò tanto parve
più strano per esservi appresso un'arme di papa Leone, di ignudi, di
mano di Giovan Francesco Vetraio, il quale se la morte non avesse
tolto di mezzo arebbe fatto cose grandissime. E non isgannati per
questo della folle credenza loro, fecero ancora in S. Agostino di
Roma, all'altare de' Martelli, certi fanciulli coloriti, dove Giacopo
Sansovino per fine dell'opera, fece una Nostra Donna di marmo; i
quali fanciulli non paiono di mano di persone illustri, ma d'idioti che
comincino allora a imparare. Per il che nella banda dove la tovaglia
cuopre l'altare, fece Polidoro una storietta d'un Cristo morto con le
Marie, ch'è cosa bellissima, mostrando nel vero essere più quella la
professione loro che i colori. Onde, ritornati al sotto loro, fecero in
Campo Marzio due facciate bellissime: nell'una le storie di Anco
Marzio, e nell'altra le feste de' Saturnali celebrati in tal luogo, con
tutte le bighe e quadrighe de' cavalli ch'agli obelischi aggirano
intorno, che sono tenute bellissime per esser elleno talmente
condotte di disegno e bella maniera, che espressissimamente
rappresentano quegli stessi spettacoli per i quali elle sono dipinte. Sul
canto della Chiavica, per andare a Corte Savella, fecero una facciata
la quale è cosa divina, e delle belle che facessero, giudicata
bellissima; perché oltra l'istoria delle fanciulle che passano il Tevere,
abbasso vicino alla porta è un sacrifizio fatto con industria et arte
maravigliosa, par vedersi osservato quivi tutti gli instrumenti e tutti
quegli antichi costumi, che a' sacrifizii di quella sorte si solevano
osservare. Vicino al Popolo, sotto S. Iacopo degli Incurabili, fecero
una facciata con le storie d'Alessandro Magno ch'è tenute bellissima,